Botte alla fidanzata italiana incinta al grido di «è mia»: arrestato tunisino
La sopraffazione fisica e l’umiliazione psicologica: chissà da quanto tempo era che una ragazza italiana appena 19enne, per giunta incinta al sesto mese di gravidanza, subiva gli oltraggi del proprio fidanzato tunisino, un 24enne con precedenti per reati di droga, senza reagire. E allora, si è verificato domenica, a Bologna, quello che si sospetta sia stato solo l’ultimo episodio di una lunga serie di aggressioni e minacce.
Botte alla fidanzata italiana incinta: arrestato tunisino
Ha cominciato a prendere le botte sull’autobus e poi ha continuato a incassare schiaffi e spintoni, insulti e minacce di morte anche in strada: il giovane tunisino ha infierito sulla sua vittima senza considerare minimamente che il bersaglio di tanta violenza era una ragazza indifesa, incinta, e che nemmeno ha provato a reagire. Un’aggressività cieca, quella riversata sulla 19enne dal fidanzato incontenibile che, a chi ha provato ad avvicinarsi per tentare di fermarlo, ha risposto minacciosamente di farsi i fatti propri, che la ragazza «è sua», e che quindi può fare di lei «ciò che vuole». Un comportamento assurdo quanto pericoloso, arginato solo domenica pomeriggio, quando il tunisino 24enne è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. La Polizia è intervenuta in piazza dell’Unità dopo la segnalazione di alcuni cittadini, attirati dalle grida di aiuto della ragazza terrorizzata. La giovane, fidanzata non convivente dell’arrestato, che risulta essere il padre del bambino, è stata soccorsa dal 118 e non ha riportato lesioni gravi; non ha però voluto sporgere denuncia, né l’aveva fatto in passato, nonostante pare non fosse la prima volta che lui la picchiava.
Donna marocchina sfregiata dal marito tunisino
Ma la violenza domestica è una piaga che sembra davvero insanabile: lo testimonia, una volta di più, il drammatico episodio di cronaca registrato a Milano, dove una donna marocchina di 44 anni è stata sfregiata dal marito tunisino con una coltellata sferrata per cause ancora da accertare domenica pomeriggio in via Lorenzini. L’aggressore è attualmente ancora ricercato. La donna ha chiamato i soccorsi attorno alle 18.30 una volta arrivata in via Ripamonti, all’angolo con via De Angeli. Il taglio profondo alla guancia è stato suturato all’ospedale Mangiagalli, dove i medici hanno refertato una prognosi di 10 giorni.