Trump all’attacco: Clinton abusava delle donne e Hillary era sua “complice”

8 Mag 2016 20:05 - di Martino Della Costa

Chi di attacco sul sessismo ferisce, di replica medesima perisce. La campagna elettorale Usa vira pericolosamente sul sesso: come? Hillary accusa Donald Trump di sessismo spinto, e il magnate newyorkese replica senza sconti, accusando l’ex presidente Clinton di essere stato uno dei peggiori “abusatori di donne della storia della politica”, e sua moglie – competitor numero uno del miliardario repubblicano nella corsa verso la Casa Bianca – una sua complice spietata.

L’attacco di Trump alla ex coppia presidenziale dei Clinton

D’altro canto Donald Trump lo aveva promesso: se Hillary avesse insistito con le sue accuse di sessismo, per lei sarebbero tornati più vividi che mai sulla scena elettorale i fantasmi del passato. E così è stato. Il tycoon ha di nuovo attaccato duramente i Clinton – e infierendo sul loro tallone d’Achille – definendo Bill come “il peggiore abusatore di donne della storia della politica”, e l’ex first lady come sua “complice”. Evocando, tra una battuta e un’accusa diretta senza scrupoli lo scandalo Lewinsky e l’impeachment a cui fu sottoposto l’ex presidente per aver mentito su quel clamoroso love affair. A scatenare l’ira e a motivare le reazioni risentite – e mirate ad hoc – del candidato repubblicano alla Casa Bianca le indiscrezioni sull’offensiva mediatica che la campagna della Clinton starebbe per lanciare. Una raffica di spot che hanno un solo obiettivo: accreditare sempre di più Trump come nemico delle donne, rispolverando tutte le gaffe dell’imprenditore di successo e le battute “politicamente scorrette” degli ultimi mesi. Un colpo basso, che alla rievocazione del caso Lewinsky associa – ma si può fare di tutta l’erba un fascio? – un episodio: lo scontro con l’anchorwoman di Fox News, Megyn Kelly. A questo scopo sarebbero già pronti almeno 91 milioni di dollari raccolti dal super Pac Priorities Usa Action, lo stesso “supercomitato” che nel 2012 appoggiò Barack Obama e promosse la campagna denigratoria che affossò definitivamente Mitt Romney.

Elezioni Usa, Bill Clinton è un valore aggiunto o la zavorra di Hillary

Ma Trump ha dalla sua la conoscenza del precedente: e così, deciso a non voler correre lo stesso rischio di Romney, ha optato per la controffensiva: agguerrita e tempestiva. Del resto, se si scivola sul terreno impervio dello scandalo sessuale la Clinton ha davvero tutto da perdere rispetto il suo competitor republicano che, tra divorzi miliardari e flirt di scheletri nell’armadio comunque non ne ha. Così, parlando a Spokane, nello stato di Washington, Trump è partito andando dritto al sodo e accusando la Clinton di avere incoraggiato i comportamenti immorali del marito. E, ancora peggio, recriminando alla ex first lady, ora sua rivale numero uno, di aver trattato le vittime di quegli abusi “in maniera orribile”. Altro che Trump sessista e Hillary paladina delle donne, insomma… “Guardate – ha sottolineato il miliardario newyorchese – questa è la storia. Nessuno si è mai comportato peggio di Bill Clinton con le donne, nessuno. E alcune di queste donne sono state distrutte non da lui, ma dal modo in cui Hillary Clinton le ha trattate dopo che tutto è finito”. E il pensiero non può che andare alle parole con cui Monica Lewinsky ha più volte denunciato l’enorme disagio sofferto nel suo braccio di ferro con la famiglia Clinton. Insomma, sui media americani si torna a covare il dubbio di molti osservatori e commentatori politici: ma alla fine, l’ex presidente Bill sarà un valore aggiunto o una zavorra nella corsa di Hillary verso la Casa Bianca? Agli elettori l’ardua sentenza…

 

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