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Marchini: «Non celebrerò le unioni gay se dovessi diventare sindaco»

Marchini: «Non celebrerò le unioni gay se dovessi diventare sindaco»

Home livello 2 - di Marzio Dalla Casta - 10 Maggio 2016 - AGGIORNATO 10 Maggio 2016 alle 20:36

Un Alfio Marchini a tutto campo e, soprattutto, con qualche idea non scontata su Roma, quello che si è confrontato con i giornalisti nel forum organizzato dall’agenzia Ansa. Un vero e proprio esame superato a pieni voti, grazie proprio alle proposte innovative che ha messo sul tavolo. A cominciare dagli strumenti che metterà a disposizione della governance nel caso – tutt’altro che remoto – dovesse diventare il sindaco della Capitale. La prima novità, infatti, riguarda l’accorpamento in un unico assessorato delle problematiche relative alla mobilità e al territorio: «Le due cose – ha spiegato l’ingegnere – non possono essere sganciate l’una dall’altra». E in ogni caso, «prima ancora della mobilità bisogna rivedere i flussi».

«Non spetta al sindaco celebrare unioni gay»

Sollecitato su un tema spinoso e divisivo come il riconoscimento delle unioni gay, Marchini è stato chiarissimo: «Non ho nulla contro il riconoscimento dei diritti civili, ma non è compito del sindaco fare queste cose per cui non celebrerò unioni gay se dovessi vincere le elezioni». Cambiando argomento, Marchini mostra di aver studiato a puntino anche il tema della sicurezza, vero nervo scoperto della campagna elettorale appena cominciata poiché strettamente correlato a quello dell’immigrazione e a quello ancor più incandescente dei campi rom. Una vera e propria emergenza in mote zone dell’Urbe che il candidato Marchini intende affrontare con «l’uso dei droni e della tecnologia per garantire la sicurezza in città» ma anche «dando la possibilità ai cittadini di partecipare al comitato di sicurezza e ordine pubblico». Un’azione ad ampio raggio integrata anche dall’utilizzo dell’esercito a presidio «non solo del centro ma anche delle periferie, ed anche oltre il periodo del Giubileo». I militari Marchini li vuole soprattutto «davanti alle scuole». In questo modo – ha spiegato – «si libererebbero risorse delle forze dell’ordine da utilizzare altrove. Ma aumenterebbe anche la sicurezza percepita». Nel corso del forum non è mancato un riferimento agli animali: «Ho un debole per cani e cavalli», ha poi rivelato annunciando che è sua ferma intenzione (tanto da farne un punto del programma) la realizzazione di un cimitero comunale: «Un animale – ha detto Marchini – ti obbliga a prendersi cura di qualcuno che non sei tu». Per questo, probabilmente, è decisamente contrario alle “botticelle” (così i romani chiamano le carrozzelle coi cavalli): «Sono anacronistiche, vanno eliminate».

«A differenza del M5S noi proponiamo»

Marchini si è detto, infine, convinto di essere tra i candidati più attenzioni dalle nuove generazioni: «I giovani hanno capito che siamo un movimento di proposta e non di protesta come i Cinquestelle, che abbiamo qualcosa da dare e da costruire». E a conferma di questo interesse Marchini ha citato come testimonial la figlia di Maurizio Gasparri: «Qualche giorno fa – ha infatti raccontato Marchini – il vicepresidente del Senato è venuto da me dicendomi “ho un problema in famiglia, mia figlia che ha 18 anni ti vota”».

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10 Maggio 2016 - AGGIORNATO 10 Maggio 2016 alle 20:36