“Siamo musulmani, niente stretta di mano alla prof”. Decise sanzioni in Svizzera
Nel cantone di Basilea Campagna, in Svizzera, le scolare e gli scolari non potranno più rifiutarsi di stringere la mano ai docenti per motivi religiosi. Lo ha indicato il Dipartimento cantonale dell’educazione. In aprile aveva fatto molto scalpore la vicenda di due fratelli siriani, di 14 e 15 anni, che alla scuola secondaria di Thwrwill si erano rifiutati di stringere la mano alla maestra sulla base di un’interpretazione del Corano per cui un uomo non può toccare una donan che non sia la moglie anche solo, appunto, per una stretta di mano. Ma il gesto, nella cultura svizzera, segnala cortesia e rispetto e se rifiutato si configura come una forma di discriminazione delle donne. Adesso dunque la direzione dell’educazione di Basilea Campagna ha comunicato che questo diniego è inammissibile.
Secondo un’analisi giuridica realizzata su richiesta del dipartimento, risulta che, malgrado la libertà di religione, le scuole del cantone possono esigere una stretta di mano. L’interesse pubblico della parità tra donna-uomo e l’integrazione degli stranieri prevalgono “ampiamente” sulla libertà di credo degli allievi.
Decade così la situazione provvisoria che permetteva finora ai due giovani di non stringere la mano alla maestra nelle occasioni in cui si usa farlo. Se la nuova disposizione non sarà rispettata sono previste sanzioni.