Arrestato tunisino a Cologno, 16 anni di botte alla moglie: «Non si sottometteva»
È arrivato dopo sedici anni di violenze e di soprusi l’arresto di un tunisino cinquantottenne, reo di aver sottoposto la moglie ad angherie e sopraffazioni, Un atteghiamento coercitivo rivendicato dall’uomo anche all’atto dell’arresto: «Lei non ha ancora capito qual è il suo ruolo in questa casa. Deve solo essere sottomessa», ha dichiarato dal tunisino mentre le forze dell’ordine procedevano al fermo e al trasferimento in caserma.
Tunisino arrestato a Cologno per violenza domestica
Sedici anni di vessazioni e offese, di oltraggi fisici e psicologici. Una lunga storia di abusi e prepotenze che l’immigrato tunisino ha inflitto alla moglie, una connazionale di 47 anni ipovedente, sulle cui spalle l’uomo aveva deciso di vivere dal momento che sembra, in base a quanto fin qui trapelato, che l’immigrato non avesse un lavoro, ma si appoggiasse al sussidio di invalidità della consorte per il sostentamento della famiglia. Consorte che però, all’ennesima aggressione violenta, non ha retto più: così, dopo l’ultimo affronto fisico, ha chiamato i militari della stazione di Cologno Monzese (Milano) per denunciare l’ennesimo, insopportabile abuso perpetrato ai suoi danni da parte del padre dei suoi quattro figli.
Sedici anni di soprusi e vessazioni fisiche e psicologiche
L’uomo, come detto non nuovo a punizioni corporali e soprusi di vario genere, questa volta è riuscito ad andare addirittura oltre: ha stretto la moglie al collo con tanta e tale brutalità da arrivare a procurare alla donna una distorsione della rachide cervicale. Una morsa micidiale, una stretta feroce, che ha segnato l’ultimo – solo in ordine di tempo – atto violento agito dall’uomo contro la moglie. I due si sono sposati nel 2000, anno in cui il tunisino ha accolto in Italia la sua futura compagna di vita, nonché vittima delle sue angherie. Il 2000, data d’inizio di quello che sarebbe stato il lungo calvario di sottomissione della donna a cui solo l’arresto odierno del coniuge violento sembra poter mettere finalmente un termine.