Uccise un uomo in un parco a Roma: per il romeno condanna con “sconto”

14 Apr 2016 9:11 - di Gabriele Alberti

Condanna ridotta in appello per Vasile Ignat, il 56enne romeno sotto processo perché accusato di aver ucciso a Roma a coltellate un connazionale a ‘Villa De Sanctis’, un parco pubblico  tra via dei Gordiani e via Casilina. Dieci anni di reclusione per omicidio volontario gli sono stati inflitti dalla I Corte d’assise d’appello; quattro in meno rispetto alla sentenza del gup a conclusione del processo col rito abbreviato. La riduzione in appello è motivata con l’esclusione dell’aggravante dei futili motivi. Era il 14 settembre 2014 quando i carabinieri, in seguito alla segnalazione di un accoltellamento, trovarono il corpo senza vita di Dumitru Pradais. Secondo quanto al tempo si apprese, connazionali della vittima presenti sul posto indicarono subito in Ignat l’autore dell’accoltellamento. L’escussione dei testi oculari consentì poi agli investigatori di ricostruire la dinamica. In quel giorno festivo, nel parco era in corso un tranquillo picnic tra romeni, rovinato da una discussione verosimilmente causata dall’abbondante consumo di alcol. Ci fu l’intervento della fidanzata di Ignat per tentare di calmare Pradais, il quale si sarebbe rivolto alla donna apostrofandola in malo modo e poi strattonandola. L’animata discussione sarebbe poi degenerata, con la comparsa di un coltello. Pradais fu colpito tre volte: due ferite, superficiali, alla schiena e al braccio destro; la terza, letale, all’emitorace sinistro. Il romeno fu arrestato, processato, riconosciuto colpevole del delitto di omicidio doloso e condannato in primo grado a 14 anni di reclusione; oggi, la riduzione a 10 anni della condanna.

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