Ubriaco si masturba davanti ai bambini: arrestato un marocchino

12 Apr 2016 9:50 - di Martino Della Costa
ubriachi ai giardinetti

Una notizia come se ne registrano tante, purtroppo ogni giorno, e che, insieme a tutte le altre dello stesso tenore – o giù di lì – non fa che rendere conto del livello di degrado e di pericolosità in cui versano le nostre città, i nostri picoli centri, gli spazi all’aperto dove generalmente si radunano donne e bambini, ragazzi, insomma quella fasce sociali notoriamente denominate categorie deboli sempre più in balìa di emarginati e soggetti pericolosi. L’ultimo caso, allora, riguarda un immigrato marocchino ubriaco che si masturbava davanti a mamme e ragazzini in un parco di Cassino. L’uomo è stato prontamente reso inoffensivo dall’intervento di un agente di polizia penitenziaria in quel momento non in servizio e che, avendo assistito casualmente alla scena, ha provveduto a chiamare immediatamente i carabinieri, tempestivamente intervenuti.

Immigrato marocchino ubriaco si masturba davanti ai bambini

Dunque, l’infinita casistica registra l’ultima “impresa” legata all’ultimo immigrato in giro per il Bel Paese arrestato dalle forze dell’ordine dopo aver provocato il caos e minato la sicurezza di chi gli stava casualmente intorno. L’uomo, visibilmente ubriaco e su di giri, si masturbava tranquillamente davanti a donne e bambini: e per questo, all’arrivo dei carabinieri allertati da una chiamata, è stato arrestato. È successo a Cassino all’interno della Villa comunale, dove un trentaquattrenne marocchino, già noto alle forze dell’ordine, si è reso protagonista della vergognosa scena. A notarlo un agente della polizia penitenziaria, libero dal servizio, in forza alla Casa Circondariale di Roma-Rebibbia, il quale lo ha invitato a desistere dal gesto: un intervento che ha utleriormente scatenato l’ira del marocchino che ha tentato di aggredire l’agente con una bottiglia di vodka.

Una furia contro i carabinieri che provano a bloccarlo

Una furia scatenata, l’immigrato marocchino che, dopo essersi scagliato contro l’agente della penitenziaria che ha avvertito i carabinieri, ha pensato bene di riservare la stessa accoglienza ai militari arrivati sul posto: i quali, non senza faticare un bel po’, sono poi riusciti a bloccarlo e ad ammanettarlo. Eppure, malgrado contenuto e – si pensava– reso inoffensivo a forza, durante il trasferimento in caserma l’uomo è riuscito persino a danneggiare l’auto dei militari. Per questo, l’accusa che grava su di lui è di atti osceni in luogo pubblico, resistenza a Pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. E dopo il fermo c’è stata la convalida: l’immigrato marocchino è tornato in libertà, con obbligo di dimora nel suo paese di residenza, in attesa del processo fissato a luglio. Riuscirà a non cimentarsi in altre “imprese” fino ad allora?

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