Rubano abiti destinati alla Caritas: arrestati quattro romeni

26 Apr 2016 13:51 - di Carlo Marini

Nella tarda serata di domenica i carabinieri di Cattolica hanno sorpreso e arrestato nel parcheggio del centro commerciale “Il Diamante” quattro romeni che stavano rubando abiti da un contenitore della Caritas. I quattro, con fare sospetto, stavano infatti occultando gli indumenti usati in una Bmw X5. La banda di razziatori era composta da due coppie, attualmente domiciliate nel Comune di Tavullia (Pesaro-Urbino), ma residenti rispettivamente a Musile di Piave (Venezia) e Gambettola (Forlì-Cesena). Tutta la refurtiva è stata restituita al legale rappresentante della ditta che gestisce lo stoccaggio dei capi di abbigliamento per conto della Caritas.

La Caritas bersaglio del racket dei profughi

Le strutture della Caritas spesso diventano bersaglio degli immigrati più disonesti. Eclatante quanto è accaduto in Friuli il 15 aprile. Era in Italia come richiedente asilo da circa un anno il pachistano U.M.M., 28 anni, arrestato a Udine dalla Polizia per aver taglieggiato alcuni connazionali. Ma viveva fuori da qualsiasi progetto, senza fissa dimora, mangiando alla mensa per i poveri e dormendo in giacigli di fortuna. L’assistenza gli era stata revocata per delle intemperanze e delle difficoltà di convivenza con altri ospiti nelle strutture. Aveva già saltato una convocazione presso la commissione territoriale di Gorizia che doveva vagliare il suo caso ed era in attesa di una nuova convocazione. Tra i connazionali si atteggiava come un ”capetto” della zona. Pretendeva il pagamento di cinque euro per dormire la notte nel sottopasso della stazione ferroviaria e li minacciava che altrimenti li avrebbe allontanati e, se avessero parlato con la Polizia, che li avrebbe uccisi. Il caso è emerso dopo che l’8 marzo scorso, alla mensa della
Caritas, aveva colpito in testa con un piatto un connazionale che era entrato prima di lui. Poi lo aveva seguito e rapinato del cellulare.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *