Pure i gitani hanno una capitale: è Soroca, in Moldavia. Il regno del kitsch
I gitani sono stanziali. Non più nomadi. E c’hanno pure una Capitale. Che si chiama Soroca ed è in Moldavia. Capitale loro e del kitsch. Perchè oltre ad essere orribile, questa città dei gitani ospita su un territorio dissestato, sconnesso che neppure la peggiore periferia italica, pseudo-riproduzioni di palazzi e monumenti famosi. Il finto fatto anche male: e perciò, un teatro Bolshoi, la Basilica di San Pietro e il Campidoglio di Washington. Non una sorta di parco a tema con tante brutture e scopiazzature dall’architettura improbabile, ma la capitale dei gitani che sta rapidamente diventando una delle destinazioni turistiche più battute d’Europa. La città moldava di Soroca – o ‘Gypsy Hill’ – presenta una pianta urbanistica del tutto singolare. Orribile, ma singolare. Qui lo sfarzo e l’esibizione sfacciata della propria ricchezza sono l’unica regola nelle costruzioni e gli enormi palazzi che la popolano sono l’ostentazione delle capacità economiche dei suoi abitanti. A presiedere la comunità dei gitani, il “re gypsy” Arthur Cerari, che spicca fra tutti con il suo grande palazzo d’ispirazione moresca. Cerari suona ogni strumento immaginabile (così almeno dice lui) e parlerebbe financo otto lingue, tra cui farsi e yiddish. A Soroca sovrintende le questioni amministrative e le controversie legali, tutelando i diritti dei gitani e i loro interessi. Ed è pure il consulente per le questioni rom del Presidente della Moldavia e il suo governo. Chissà, magari un domani qualcuno dei candidati al Campidoglio lo chiamerà come consulente anche a Roma. Hai visto mai che riuscisse a regolare e ridimensionare il flusso di accattoni fastidiosi e di pericolosi borseggiatori che stazionano nella Capitale d’Italia?