Liguria, sì al Crocifisso in aula. E il Pd abbandona la seduta per protesta
Nel Consiglio regionale della Liguria sarà affisso, per la prima volta, un Crocifisso «quale simbolo universale dei valori di libertà, uguaglianza e tolleranza». Lo ha stabilito la maggioranza di centrodestra guidata da Giovanni Toti che ha votato a favore di un ordine del giorno presentato da Forza Italia. Il provvedimento è stato approvato con 15 voti favorevoli e 5 contrari (Movimento 5 Stelle e Rete a sinistra). Il Pd ha lasciato l’aula al momento del voto in segno di protesta.
Il Crocifisso simbolo universale
La giunta deve ora «attivarsi per fare in modo che sia affisso nella Sala consiliare dell’Assemblea legislativa il Crocifisso». Soddisfazione tra gli esponenti del centrodestra che ribadiscono l’importanza di difendere e custodire le tradizioni culturali e religiose italiane, senza arrendersi al buonismo retorico che imperversa nella società. Il capogruppo di Forza Italia, Vaccarezza, ha detto che la religione cristiana «così come i suoi simboli, fa innegabilmente parte della storia e della tradizione italiana ed europea». Gianni Pastorino (Rete a Sinistra) ha detto di non condividere: «Mettere il Crocifisso, un simbolo religioso nell’aula di un’Assemblea, non ha alcun senso». Per Andrea Melis (M5S) «siamo all’interno di un istituzione e dobbiamo ribadire l’importanza della laicità dello Stato». Il Pd, in grande imbarazzo, ha deciso di non partecipare al voto.