L’anello di Giovanna d’Arco fa sognare la Francia cattolica e lepenista

3 Apr 2016 11:07 - di Lisa Turri

C’è una Francia cattolica e nazionalista, portata naturalmente al consenso per le tesi di Marine Le Pen, che conduce una guerra per la difesa della sua identità non solo contro l’islamismo radicale ma anche contro la rivale Inghilterra. E gli inglesi non sono da meno, come dimostra la decisione di una catena di supermercati britannici di bandire dagli scaffali i croissant perché sono prodotti francesi. Ora la Francia si prende la sua rivincita, e che rivincita! Non c’è francese infatti che non abbia letto la notizia del ritorno in patria dopo sei secoli dell’anello di Giovanna d’Arco, l’eroina nazionale arsa viva nel 1431 proprio su ordine degli inglesi. La storia leggendaria della fanciulla di Domremy tramanda che la pulzella avesse un anello, ragalatole dai genitori, con sopra incise le iscrizioni Ihs e Mar (Gesù e Maria), consegnato da Giovanna prima dell’esecuzione al cardinale inglese Henry Beaufort. Da allora la preziosa reliquia è passata di mano in mano fino al recente acquisto in un’asta a Londra da parte della fondazione Puy du Fou che ha sborsato 383mila euro. La fondazione ha intenzione di esporre l’anello della patrona di Francia nel parco a tema che gestisce in Vandea, la regione simbolo della rivolta anti-giacobina. Marine Le Pen, il cui partito celebra Giovanna d’Arco ogni anno il primo maggio, si è subito congratulata per la missione patriottica portata a buon fine. Gli inglesi invece hanno trovato modo di fare facile ironia sul tema e l’Economist l’ha buttata là: non si può essere sicuri che l’anello sia proprio quello autentico. Ma esso ha dalla sua la forza della leggenda, ingrediente essenziale per il successo politico dell’intera operazione.

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