Italia-Israele, scoppia il caso Nirenstein: “Renzi non la vuole ambasciatrice”

17 Apr 2016 11:33 - di Redazione

Matteo Renzi ha fatto arrivare al premier israeliano Benyamin Netanyahu un “messaggio riservato” per “riconsiderare la nomina” di Fiamma Nirenstein ambasciatore di Israele a Roma. Lo scrive  Haaretz citando una fonte anonima israeliana. Ma sul tema intervengono fonti di Palazzo Chigi, interpellate al riguardo, smentendo seccamente la ricostruzione del quotidiano israeliano in merito alla  Nirenstein con queste poche righe: “Fonti di Palazzo Chigi smentiscono la ricostruzione offerta oggi da Haaretz sul presidente del Consiglio e il premier israeliano Netanyahu a proposito di Fiamma Nirenstein”. Il quotidiano precisa tuttavia che né Renzi nè il ministero degli esteri italiano “intendono creare una crisi sul dossier” e che Netanyahu non ha cambiato idea. L’iniziativa – secondo la fonte citata – nasce dai “problemi che potrebbero sorgere” con la nomina e si ricordano sia l’inopportunità segnalata dalla comunità ebraica italiana sia “l’opposizione del ministero degli esteri e di quello della difesa” per gli “apparenti conflitti di interesse” per il fatto che Nirenstein è stata parlamentare e “ora servirebbe come ambasciatore di un altro paese”. Anche in questa carica “continuerebbe a ricevere un salario dal governo” italiano ed “è al corrente di segreti di stato” e “suo figlio lavora nell’intelligence italiana”. “Fatti” – aggiunge – che hanno suscitato “obiezioni” da parte della “difesa italiana”.

“Anche adesso, pur se le sue credenziali non sono state ancora accettate – scrive su Haaretz il giornalista Barak Ravid – Nirenstein è attiva nella vita pubblica italiana e nei media e questo è considerata una infrazione del protocollo diplomatico”. Il messaggio di Renzi – inviato, spiega il giornale, un mese e mezzo fa – è stato trasmesso ad uno consiglieri di Netanyahu e dice che “potrebbe essere prudente considerare di nominare qualcuno altro come ambasciatore di Israele a Roma”.”Quello che stanno dicendo – osserva la fonte anonima citata da Haaretz – è che se Netanyahu vuole considerare la nomina di qualcun altro a quel posto, è invitato a prendere contatto e il governo italiano sarebbe felice di discuterne”.

 

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