I top manager italiani più pagati. Quelli che la crisi non l’hanno mai vista
Sono top manager con stipendi al top. Ovvero, quelli che la crisi non la conoscono. Che i sacrifici per arrivare a fine mese non sanno cosa siano. Quelli che, insomma, se la passano da padreterni. Sono i top manager italiani. Il 2015, per loro, è stato un anno da incorniciare. Come riporta Repubblica gli stipendi dei grandi manager di aziende del nostro Paese sono lievitati grazie a bonus, buonuscite e diversi premi. A guidare la fila dei Paperoni di Piazza Affarri c’è Sergio Marchionne con i suoi oltre 50 milioni di euro annui. Alle sue spalle ha fatto il vuoto perché, al secondo posto, troviamo il numero uno di Luxottica Adil Mehboob Khan ma con “soli”, si fa per dire, 13,5 milioni di euro. Un distacco abissale che non sposta però l’attenzione sulla crescita milionaria diffusa tra questi fortunati capi d’azienda. Sono infatti oltre 10 coloro che riescono a portarsi a casa più di 5 milioni all’anno e addirittura in 4 sopra i 10 milioni. Cifre da capogiro che vanno in netta controtendenza rispetto al valore del Pil, che viaggia sempre col freno a mano tirato. Tra questi top manager ci sono i leader di Italcementi, Giovanni Battista Ferrario e Carlo Pesenti, della Salini, Pietro Salini, e di Amplifon e Unicredit, Franco Moscetti e Roberto Nicastro. Fuori dai primi 10 della classifica top manager più pagati, i capi di Mediaset Fedele Confalonieri e Giulio Andreani. Ma non preoccupatevi: se la passano alla grande anche loro.