Il coreano Kim Jong-un minaccia attacchi nucleari “contro gli imperialisti Usa”

9 Apr 2016 14:34 - di Redazione

La Corea del Nord rivendica lo sviluppo di un nuovo motore per missili intercontinentali (Icbm), ultimo successo della potenza militare a poche settimane dal rarissimo congresso del Partito dei Lavoratori di maggio. Il leader Kim Jong-un, riferisce l’agenzia ufficiale Kcna, ha osservato i test che spianano la strada a «un’altra forma di attacchi nucleari contro gli imperialisti Usa e altri nemici». L’esperimento, secondo la Kcna, si è tenuto al Sohae Space Center di Tongchang-ri, nel nordovest del Paese, lo stesso sito dal quale è stato lanciato a febbraio il razzo/satellite. Sì, perché «gli Usa continentali sono a portata di tiro», riporta ancora la Kcna, riferendosi ai giudizi espressi da Kim sul test di cui non è però specificata la data. Il Partito dei Lavoratori terrà a maggio il primo congresso degli ultimi 36 anni che, secondo gli osservatori, potrebbe essere l’occasione voluta dal leader per enfatizzare i successi raggiunti soprattutto nel campo militare a poco più di quattro anni dalla presa del potere.

Kim Jong-un intende reagire alle sanzioni internazionali

La Corea del Nord, da ultimo, ha effettuato il 6 gennaio il suo quarto test nucleare e il 7 febbraio il lancio di un nuovo razzo/satellite, oltre a diversi vettori a corta e media gittata avendo come poligono di tiro le acque del mar del Giappone. A nulla è servito, a quanto pare, il fatto che il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, con il via libera della Cina, ha varato lo scorso mese nuove sanzioni contro Pyongyang, alimentando un nuovo ciclo di aspre reazioni e minacce. Inoltre si è appreso che il dispiegamento del sistema di difesa missilistico Usa in Corea del Sud avverrà, nonostante l’opposizione cinese: lo ha assicurato il capo del Pentagono Ash Carter parlando al Consiglio delle relazioni estere a New York. «È una cosa necessaria, tra noi e i sudcoreani. È parte della protezione delle nostre forze nella penisola coreana e della protezione della Corea del sud», ha spiegato, precisando che «non ha nulla a che fare con i cinesi». Washington e Seul hanno cominciato a discutere del sistema di difesa antimissile Thaad per combattere la minaccia dei missili nordcoreani dopo il recente test nucleare e il lancio di un missile a lungo raggio da parte di Pyongyang.

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