Coppia di Prato suicida per debiti. Meloni: “Lo Stato ignora gli italiani”

26 Apr 2016 18:42 - di Carlo Marini

«Da Prato arriva una notizia straziante: marito e moglie di 50 e 47 anni si suicidano perché non erano più in grado di pagare il mutuo. Due giovani italiani, lavoratori umili, che hanno ceduto alla disperazione, abbandonati dallo Stato e dalle Istituzioni sempre così attenti alle esigenze di tutti, tranne degli italiani in difficoltà. Il mio pensiero oggi va a loro, a Lucio e Grazia, che si sono arresi allo sconforto e a tutti gli italiani che continuano a combattere nonostante le enormi difficoltà». Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

La coppia di Prato aveva pianificato il gesto

Secondo la ricostruzione dei giornali locali i due non ce l’avevano fatta a pagare il mutuo per l’acquisto della casa, hanno pensato di ripartire da zero vendendola prima che fosse pignorata e coi soldi della liquidazione di lui, ma il piano non ha funzionato e la disperazione li ha portati a farla finita. I cadaveri di marito e moglie, di 50 e 47 anni, sono stati ritrovati attorno alle 22 di domenica dai Vigili del Fuoco in un appartamento al piano terra di un condominio di via Leonardo da Vinci, a Poggio a Caiano, in provincia di Prato. I corpi erano distesi sul letto, sul quale è stata ritrovata anche la pistola con cui uno dei due ha ucciso l’altro prima di togliersi la vita. L’arma – regolarmente denunciata – era della donna, che in passato aveva prestato servizio come guardia giurata per alcune aziende private, mentre il marito era un operaio. Secondo quanto è stato ricostruito dagli inquirenti il mese scorso, i due coniugi, avevano detto ad amici e parenti che sarebbero partiti per un viaggio in Bulgaria e per questo non sarebbero stati cercati in questi giorni. Tuttavia, il fortissimo odore emanato dall’interno dell’abitazione, ha convinto i vicini ad allertare i vigili del Fuoco: questi hanno compiuto la scoperta stasera dopo aver forzato la porta dell’ appartamento. I carabinieri – che indagano sul caso coordinati dal pm di turno Valentina Cosci – avrebbero trovato un biglietto nel quale la coppia chiede scusa per l’estremo gesto: questa circostanza farebbe presupporre che marito e moglie erano d’accordo nel togliersi la vita in questo modo.

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