Alemanno: in autunno congresso di rifondazione della destra italiana
Gianni Alemanno interviene a Orvieto in quella stessa sala del palazzo del Capitano del popolo dove più volte ha aperto e chiuso le convention della destra sociale. Stavolta non parla da leader di corrente ma come esponente di un mondo che non vuole rassegnarsi alla divisione e, con a fianco nuovamente Francesco Storace, rivolge qualcosa che è più di un appello. Traccia un programma, indica le tappe di un percorso che ha come fine l’obiettivo che nella destra divisa e sparpagliata è diventato finalità comune: ricostituire un partito di destra, senza più affidare a leader al tramonto le decisioni, senza più deleghe a nessuno. “Solo un partito di destra – ha detto Gianni Alemanno – potrà rilanciare quello spirito di partecipazione e coinvolgimento in grado di affermare con forza una vera alternativa al governo Renzi. Per questo motivo credo che sia giunta l’ora di rompere gli indugi e prepararsi, l’indomani del referendum sulle riforme costituzionali che si terrà in autunno, a lanciare un grande, aperto e inclusivo congresso per dar vita a questo nuovo partito della destra italiana. Gli elettori di centrodestra sono stufi di una coalizione che va avanti con decisioni prese in stanze di palazzo senza ascoltare le vere esigenze del popolo. Solo una destra forte e radicata potrà rompere questo scenario perdente e contribuire alla costruzione di una vera alternativa in grado di tornare alla guida del nostro Paese”.
A Orvieto- spiega Fausto Orsomarso, portavoce di Azione nazionale – “prende corpo un percorso per lanciare un nuovo grande soggetto politico di destra che punta con determinazione sul rinnovamento della classe dirigente e sulla capacità di aggregazione, partendo dai valori di destra, della stragrande maggioranza degli elettori moderati d’Italia. Il congresso fondativo di ottobre servirà a dar vita a una forza di destra davvero grande e inclusiva, capace di dare risposte concrete alla crisi economica e di bloccare la deriva del renzismo, che sta annientando il futuro del Paese, condannando l’Italia ad una posizione di subalternità rispetto ai partner europei. E’ ora di porre fine a divisioni e diaspore e di rilanciare un nuovo e forte centrodestra in Italia costruendo una grande destra di governo”.
Basta diaspore è anche la parola d’ordine di Roberto Menia: “Il seme che abbiamo lanciato qualche tempo fa con la creazione di Azione nazionale comincia a germogliare. Oggi iniziamo a percorrere una strada comune con La Destra e lo facciamo con la prospettiva di una grande Costituente che sappia dare voce ad una destra plurale e diffusa. Passeranno le amministrative e una volta di più l’attuale centrodestra si dimostrerà inadeguato, minoritario e perdente. Noi prepariamo il terreno per la rinascita, lo facciamo con l’esperienza di chi ha sulle spalle anni di battaglie a destra e con l’entusiasmo di quei giovani che danno cuore ed ali a questo progetto”.