Tra le sale del tiranno comunista: apre al pubblico il Palazzo di Ceausescu

13 Mar 2016 12:50 - di Giulia Melodia

Da qualche ora le porte della imperiale reggia del dittatore comunista, Nicolae Ceausescu, si sono aperte per la prima volta al pubblico: a 26 anni dalla caduta del regime i cittadini romeni – e non solo – avranno dunque l’opportunità di fare i conti con la loro storia recente e di verificare – dopo anni di leggende e incubi metropolitani  – come viveva, al di là della propaganda di regime e a fronte dei loro sacrifici, in barba ai rigidi dettami imposti dal credo comunista, la famiglia Ceausescu.

Il Palazzo dei Ceausescu apre al pubblico

La residenza “deve essere aperta al pubblico rumeno che deve fare i conti con la propria storia e conoscere il proprio passato”, ha detto allora il ministro per il Dialogo civico, Violeta Alexandru, nel corso della cerimonia di inaugurazione che si è svolta sabato. E in queste ore, a breve distanza dall’apertura ufficiale, e a conferma della curiosità sull’argomento dimostrata su vasta scala, organizzatori dell’evento e media locali fanno orgogliosamente sapere che il sito della reggia è stato letteralmente preso d’assalto.

La dittatura comunista dei Ceausescu

Come noto il dittatore comunista romeno governò la Romania con pugno di ferro dal 1965 e fino alla sanguinosa rivolta del dicembre 1989, quando il suo dominio dittatoriale si concluse con la sua esecuzione e quella della moglie Elena. Fino a prima del tentativo di fuga e dell’arresto, la coppia di tiranni aveva vissuto nel Palazzo Primaverii, situato in una quartiere signorile di Bucarest. E proprio la capitale è la città della Romania che ha vissuto il più significativo scempio urbanistico che l’ha trasformata dalla celebre “Parigi dell’est” nota all’Europa, in metropoli comunista dominata da palazzoni popolari eretti in serie, che ne hanno sfregiato il volto architettonico. E che oggi restano, accanto al Palazzo dei dittatori ora aperto al pubblico, a testimonianza dell’impronta che il comunismo ha impresso alla Romania, anche in termini architettonici.

Il Palazzo della Primavera a Bucarest

E allora, mentre la gente veniva espropriata delle proprie dimore e relegata nel palazzi di moderna costruzione popolare, i coniugi Ceausescu facevano erigere tra il 1964 e il ’65, la loro lussuosa abitazione che vanta a tutt’oggi 80 stanze decorate con specchi di Murano e mosaici colorati; che dispone di una imponente piscina coperta, di una sala cinema e di un bunker sotterraneo. Il tutto immancabilmente circondato da ampi giardini. Un esempio di lusso estremo che contrasta col rigore e l’essenzialità delle costruzioni destinate ai cittadini romeni, e che oggi può essere toccato con mano al modico prezzo di 6,5 euro: tanto costerà il biglietto di una visita tra i corridoi del passato e nelle stanze della storia comunista.

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