Altre tasse sulle sigarette: la vecchia politica ha la faccia di Matteo Renzi

25 Mar 2016 8:21 - di Redazione

Fumare è sempre più caro. Se ne parlava da almeno sei mesi e alla fine sulle sigarette sono piombate altre tasse. Stavolta la direttiva è firmata dal ministero dell’Economia e delle Finanze, guidato da Pier Carlo Padoan, e prevede un prelievo aggiuntivo di 0,54 euro per chilo di tabacco commercializzato, si legge su “Libero“.

Raschiano il barile: altre tasse sulle sigarette

In Italia si vendono e acquistano tra i 30 e i 33 milioni di chilogrammi ogni anno. Il che significa che il gettito aggiuntivo previsto viaggia tra i 16 e i 18 milioni di euro. Spiccioli rispetto ai circa 10 miliardi di tasse complessive incassate di media negli ultimi anni. E poco rispetto alle bozze di direttiva circolate negli ultimi mesi. Alcune delle quali prevedevano un extragettito anche di 250 milioni di euro. Ma tanto in tempi di crisi. Al di là dei tecnicismi, ciò che più conta è che quest’ultimo intervento andrà a premere sulla fascia low cost di sigarette. Quelle che costano intorno ai 4 euro. Se i produttori non riusciranno ad assorbire le maggiori imposte, ai fumatori verrà chiesto di sborsare tra il centesimo e i 10 centesimi in più.

Le tasse colpiranno le sigarette low cost

L’intervento del Mef rientra nella rimodulazione fiscale avviata nel 2014 che – toccando anche il prezzo medio ponderato – ha consentito nel 2015 di far entrare nelle casse dello Stato circa 200 milioni in più rispetto ai dodici mesi precedenti. Nel tentativo di bilanciare i 300 persi rispetto al 2012. L’obiettivo per il nostro Fisco è chiaro. Indipendentemente da come vada il mondo e da come soffrano le famiglie italiane, il gettito non può e non deve diminuire. Stavolta si è però voluto mantenere un equilibrio. Un forte aumento del costo delle bionde di fascia bassa, infatti, avrebbe fatto schizzare all’insù la percentuale di contrabbando. E quindi, a fine anno, azzerato i benefici per l’erario. Chi acquista infatti le sigarette meno costose di fronte a un aumento o smette di fumare o si rivolge al mercato nero.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *