Poveri comunisti, sta crollando anche il teatro di Livorno dove nacque il Pci
La spaccatura su un capitello di una colonna della facciata dello storico Teatro San Marco di Livorno, dove nel gennaio del 1921 nacque il Pci, ha allarmato un cittadino che stamani ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. La squadra è intervenuta anche con un’autoscala ma non ha rilevato pericoli di crollo. Secondo quanto emerso dal sopralluogo, si tratta di vecchie crepe già in parte oggetto di consolidamento. Sul posto è intervenuta anche la protezione civile del Comune che ha provveduto a risistemare le transenne che qualcuno probabilmente aveva spostato. L’area sottostante era già transennata da tempo per evitare di esporre i passanti a possibili cadute di frammenti. Dietro il rudere, ormai, solo ricordi e una lapide in memoria di coloro che si riunirono lì dopo essersi separati dal Partito socialista: un gruppo minoritario di persone, tra cui Armando Bordiga, Antonio Gramsci, Umberto Terracini, Angelo Tasca, Palmiro Togliatti, e per i livornesi illustri, Ilio Barontini. Era il 21 gennaio 1921 e lì nacque il Partito comunista d’Italia che di lì a poco entrerà in clandestinità a causa della vittoria del fascismo. Con una foto storica a testimoniare quell’evento. Le cause che provocarono la scissione del Psi vanno ricercate oltre i confini italiani. La Terza Internazionale, che era nata a Mosca nel 1919, poneva per l’adesione alla stessa l’epurazione delle correnti riformiste e l’assunzione del nome comunista in luogo di quello socialista. La costruzione del Teatro San Marco risale ai primi anni del XIX secolo quando Luigi Gragnani pubblicò il progetto per la realizzazione di un teatro nella zona del Rivellino di San Marco, a breve distanza dal quartiere della Venezia Nuova e dalla chiesa Santa Caterina.