Capotreno aggredito, l’immigrato è stato espulso: è troppo pericoloso

31 Mar 2016 13:01 - di Redazione

Assolto quasi due mesi fa dall’accusa di concorso in tentato omicidio per l’aggressione del giugno scorso nei confronti di due ferrovieri, uno dei quali venne colpito con il machete e rischiò di perdere un braccio, è stato espulso verso El Salvador, su ordine della Prefettura di Milano per la sua pericolosità sociale, uno dei giovani sudamericani della gang MS13 arrestati nell’ambito dell’inchiesta del pm di Milano Lucia Minutella. Lo scorso 8 febbraio, infatti, il gup di Milano Alfonsa Ferraro aveva condannato Jackson Lopez Trivino, detto Peligro, a 16 anni, Josè Ernesto Rosa Martinez, colui che sferrò il colpo di machete alla fermata di Villapizzone, a 14 anni e Andres Lopez Barraza, detto Pajaro Loko, a 11 anni e 4 mesi. Era stato assolto, invece, come altri due imputati (che erano a piede libero), per non aver commesso il fatto Alexis Ernesto Garcia Rojas, detto cigarrito, difeso dal legale Robert Ranieli e che era stato arrestato dopo i fatti assieme agli atri tre condannati. Il gup con il proscioglimento aveva disposto anche la sua scarcerazione.

Uno dei ferrovieri rischiò di perdere un braccio

Nei giorni scorsi, però, Rojas, 21 anni, è stato espulso per la sua pericolosità, come chiarito dal legale. Quando era ancora minorenne, tra l’altro, gli era stata inflitta una condanna per un episodio di pestaggio, scaturito sempre da scontri tra gang di latinos. Il giovane era stato arrestato per tentato omicidio, poi, il 13 giugno scorso, due giorni dopo l’aggressione, in zona Navigli. Quando era stato fermato era fuori dalla comunità a cui era stato affidato per la messa alla prova dopo la condanna. Il suo difensore, prima dell’espulsione, ha provato a sostenere che, dopo l’assoluzione e la scarcerazione, il ragazzo avrebbe dovuto concludere il periodo di messa alla prova in comunità, interrotto con l’arresto. Nel frattempo, tra l’altro, aveva chiesto anche il rinnovo del permesso di soggiorno. È arrivata, però, l’espulsione e ora il ragazzo si trova già a El Salvador.

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