Bruxelles, il bilancio sale a 34 morti e 130 feriti. Si temono nuovi attacchi

22 Mar 2016 15:12 - di Martino Della Costa

Ancora carneficine targate Isis in Europa. A pochi giorni dall’arresto della primula rossa degli attacchi al Bataclan di Parigi, il terrorismo islamico porta l’attacco al cuore del continente, a un passo dai palazzi delle istituzioni europee. E il bilancio degli attentati a Bruxelles sale a quota 34 morti e 130 feriti: mentre la Farnesina riferisce che ci sono anche alcuni feriti italiani tra le persone colpite nelle stragi in Belgio.

Attentati a Bruxelles: 34 morti e 130 feriti. Anche italiani tra i colpiti

Questo il tragico bollettino dei due attacchi in sequenza portati nella hall dell’aeroporto di Bruxelles, prima, e nella stazione della metropolitana Maalbeek della città belga, dopo, poco lontano dalla sede della Commissione europea. E poche ore dopo, a quanto riferisce l’agenzia russa Tass, arriva la rivendicazione dell’Isis. Ma la fame di orrore e la sete di sangue dei miliziani jihadisti del terrore sarebbero ben lontane dall’esaurirsi: secondo fonti giornalistiche la minaccia di altri attentati già incombe sul vecchio continente. Gli attacchi di questo martedì 22 marzo, fanno subito scattare l’allerta in tutte le capitali, mentre il Belgio chiude le frontiere e interrompe i collegamenti ferroviari, schierando anche i militari nelle strade: le autorità parlano di attacchi terroristici, e si ha conferma di almeno un kamikaze in azione all’aeroporto di Zaventem: secondo fonti Usa, l’ordigno potrebbe essere stato messo in una valigia. Nello scalo il panico dilaga fra i passeggeri, molti dei quali vengono evacuati sulla pista per ragioni di sicurezza. A stretto giro le forze dell’ordine in perlustrazione e bonifica trovano un kalashnikov ed un giubbotto inesploso.

Attentati a Bruxelles: scene di panico e di disperazione

Passano le ore, ma la Polizia è ancora in allarme, perché si teme che all’interno dello scalo possano esserci ancora dei terroristi o loro fiancheggiatori. In tutta la città c’è paura, disperazione, dolore. E mentre viene evacuato lo scalo, dal sottosuolo si affacciano in superficie persone ferite, in fuga dalla fermata della metropolitana colpita nell’attacco e dopo poco i media immortalano le seqeunze dell’orrore in Belgio con le  immagini shock del vagone sventrato, dei brandelli di porta del convoglio e degli interni distrutti che ancora imprigionano diverse persone ancora bloccate all’interno della stazione. Sulle strade, poi, il traffico è impazzito, è per i viali e le strade secondarie è solo un continuo avvicendarsi di mezzi di soccorso – fatti arrivare anche da Anversa – e di quelli della sicurezza. E mentre la polizia ferma e perquisisce nelle strade chiunque susciti un minimo di sospetto e fa esplodere un veicolo sospetto, esperti antiterrorismo riferiscono alla tv che è in corso una vasta caccia all’uomo su 5 sospetti individuati dalle immagini della videosorveglianza.

Evacuate l’università di Bruxelles e la centrale nucleare di Liegi

L’Europa si mobilita, praticamente tutti i leader intervengono per dichiarare la solidarietà di tutti ai belgi, e vengono innalzate le misure di sicurezza anche negli aeroporti italiani, mentre nella capitale belga si susseguono gli allarmi, ed uno interessa anche il Palazzo Reale. Le autorità belghe temono inoltre che altri attacchi possano essere lanciati a Bruxelles o nel resto del Paese. Per ragioni di sicurezza vengono evacuate l‘università di ULB a Bruxelles e la centrale nucleare di Liegi. I social network si attivano per essere d’aiuto a chi voglia far girare informazioni sui propri cari che possano essere stati coinvolti dagli attentati. Come è accaduto nei giorni successivi alle strage di Parigi, la Procura chiede ai media di non pubblicare alcuna informazione sulle perquisizioni in corso. La macchina della solidarietà vede anche il comune di Parigi decidere di illuminare la Tour Eiffel con i tre colori del Belgio. Ma testimonianze arrivano anche da cittadini italiani che lavorano in prossimità delle o nelle istituzioni europee, mentre i vertici istituzionali italiani manifestano solidarietà al Belgio; e il capo dello Stato Mattarella invita ad affrontare la sfida al terrorismo con una comune strategia: perché in gioco ci sono la libertà e il futuro della convivenza umana.

 

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