Arrivano i batteri resistenti agli antibiotici: saranno la prima causa di morte
Aumenta la resistenza agli antibiotici. L’impiego sempre più diffuso, errato o incongruo di antibiotici ha determinato il sorgere di batteri invulnerabili all’azione di farmaci specifici. Secondo dati recenti dell’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) e dell’Istisan (Istituto superiore di sanità) i batteri antiobiotico-resistenti potrebbero divenire la prima causa di morte nel mondo entro il 2050, con una stima di dieci milioni di decessi l’anno, più del numero di morti attuali per cancro o tumori.
Resistenza agli antibiotici, l’allarme in Italia
L’Italia, come si legge su Live Sicilia, è paese dove i fenomeni di resistenza batterica sono ai massimi livelli. Una situazione potenzialmente assai negativa per la quale i malati non traggono beneficio da quasi tutti gli antibiotici. Già in atto si valuta che vi siano da 4.500 a 7.000 italiani deceduti ogni anno e circa 284mila infermi non sensibili alle cure antibiotiche, specie tra i lungodegenti ospedalieri.
È diffusa la pessima abitudine di curare raffreddori e febbri influenzali o malattie virali con antibiotici. La resistenza si manifesta in presenza di polmoniti, meningiti, endocarditi, sepsi e ferite infette chirurgiche, specie in soggetti ricoverati. Questa situazione preoccupante trova il suo fondamento dal fatto che dal 1987 non è stato prodotto alcun nuovo antibiotico, per l’errato convincimento che ormai le malattie infettive erano state debellate.