Unioni civili, Ncd alza la posta e nel Pd scoppia la bufera. Vertice di ministri
Vertice di maggioranza, a Palazzo Madama, per fare il punto sull’emendamento al ddl unioni civili. Secondo il ministro Beatrice Lorenzin “Lo stralcio della stepchild adoption non è sufficiente”. “Lo stralcio della stepchild adoption – ha dichiaro il ministro della Sanità, esponente di Ncd – è un fatto molto importante, elimina il rischio di maternità surrogata. L’auspicio è che il nuovo emendamento sia armonico e non crei problemi di costituzionalità in modo da tale da garantire che si facciano veramente le unioni civili, che anche io voglio vedere attuate in Italia”. Dichiarazioni che però alimentano nuove polemiche in seno al Pd, dove il clima è tutt’altro che sereno. La minoranza non ci sta a subire diktat da parte di Alfano e non ha gradito affatto la decisione del premier Renzi di stralciare la norma tanto discussa. Peraltro non è affatto facile scrivere l’emendamento in questione. “Già togliere la stepchild adoption dal testo delle unioni civili è un errore. Altri cedimenti a Ncd sarebbero inaccettabili”, è il monito perentorio di Roberto Speranza, deputato che guida la minoranza Pd. Di tutt’altro avviso l’area che fa riferimento ad Alfano.”Area popolare non tira la corda sulle Unioni Civili e non avanza pretese di nessun tipo”, sostiene Rocco Buttiglione, vicepresidente vicario dei deputati di Area popolare (Ncd-Udc). “A chi ci rinfaccia – osserva Buttiglione – che avremmo solo il 2% dei voti rispondiamo che quello che chiediamo è quello che vuole la grande maggioranza degli italiani: unioni civili sì, adozioni gay no, similmatrimonio no. Vogliamo lo stralcio dell’art.5 e la correzione dell’art. 3,4 per dire no alle adozioni gay. Vogliamo ripulire il resto del provvedimento dai continui riferimenti alla disciplina del matrimonio che contraddicono la affermazione solenne, pur contenuta nella legge, secondo la quale le unioni civili sono una autonoma formazione sociale( fondata sugli articoli 2 e 3 della Costituzione che regolano la libertà di associazione) diversa dalla famiglia e dal matrimonio (che sono regolati dagli articoli 29/31 della Costituzione)”. Questa richiesta “coincide con quello che ci chiedono la Corte Costituzionale ed il Presidente della Repubblica, che della Costituzione sono i custodi. Se essa non fosse accolta, avremmo una legge manifestamente incostituzionale”. Dello stesso tenore la dichiarazione di Maurizio Gasparri (Fi), il quale sostiene che “la maggioranza prende tempo perché non ha idee chiare” . “Non basta infatti – aggiunge – lo stralcio dell’articolo cinque perché, se non ci sarà la riscrittura degli articoli due e tre, l’equiparazione tra matrimoni e unioni civili e la possibilità di adozione resterebbero sostanziosamente in piedi”.