Unioni civili “picconate”, il dietrofront di Grillo fa esplodere il caos nel M5S

6 Feb 2016 18:25 - di Redazione

Dal sì convinto al ddl Cirinnà alla libertà di coscienza concessa ai propri parlamentari. Dopo aver compreso che la maggioranza degli italiani, al di là della grancassa mediatica della sinistra, di quella legge sui matrimoni e sulle adozioni gay non vuol saperne, Beppe Grillo ha impresso una frenata pesantissima alla legge sulle unioni civili, al punto da metterne in discussione la sua stessa approvazione. Perfino Angelino Alfano, che a quella legge sta cercando di resistere, s’è mostrato sorpreso: «Sul ddl Cirinnà Grillo non assicura più i voti M5S. Si riapre la partita. Potrebbe saltare l’intera legge. Bene, scenario molto interessante», scrive su Twitter ik leader di Ncd.

Caos nel M5S dopo il “nì” di Beppe Grillo

Intanto infiamma anche il dibattito on-line la decisione di Beppe Grillo di lasciare libertà di coscienza ai senatori del Movimento 5 Stelle sul tema delle unioni civili. Nei commenti al post del leader M5s e sui social network emerge una forte spaccatura tra chi condivide la scelta e chi, al contrario, sostiene che snaturi il principio di base del Movimento: i parlamentari sono portavoce dei cittadini e dunque – è la tesi – non possono votare secondo la loro coscienza ma devono agire secondo le indicazioni dei cittadini. E c’è anche chi grida al tradimento: «Avete tradito migliaia di cittadini italiani che attendevano da anni veder riconosciuto un diritto. Mi fate pena», scrive tranchant Paolo. Intanto su Twitter impazza l’hashtag #dietrofrontM5s, che è tra i trend topic e vuol mettere in luce il cambio di linea del Movimento, finora sempre apertamente a favore della legge sulle unioni civili.

Sulle liti del Pd svolazzano li corvi del Pd

Al coro delle critiche si uniscono anche alcuni parlamentari del Pd. “Ancora una volta, di fronte a una prova decisiva, scappano a gambe levate con l’alibi della libertà di coscienza”, scrive l’eurodeputata Pina Picierno. E la deputata Giuditta Pini attacca: “Come sempre, chi dice di non essere né di sinistra né di destra…è di destra”. Il dibattito tra gli elettori del Movimento va in scena sul blog di Grillo. In tanti chiedono che la linea sia decisa con una consultazione on-line e non venga lasciata libertà di coscienza. “Se la Cirinnà verrà affossata per colpa del M5S il movimento perderà il mio voto e di tutti quelli che hanno creduto in voi. Certo guadagnerà quello dei cattolici”, scrive un anonimo. “Il fatto di lasciare libertà di coscienza e non tornare al voto on line è una furbata politica”, accusa Marina. “Anche Grillo è arrivato al martirio: vuol morire democristiano”, attacca Andrea. Ma c’è anche chi condivide la scelta della libertà di coscienza. E chi si dice contrario alla legge sulle unioni civili. “Cirinnà fa rima con stupidità”, scrive Matteo. “D’accordo totalmente sul riconoscimento dei diritti alle copie gay. Assolutamente contrario alla step child adoption, e spero che i parlamentari a 5 stelle tengano in conto che fra gli attivisti, simpatizzanti, votanti la contrarietà all’adozione gay non è poca cosa, anzi”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *