Studente scomparso al Cairo, arrivano le prime notizie: «Non è detenuto»
Arrivano le prime notizie, anche se non ufficiali, sulla sorte dello studente friulano Giulio Regeni, 28 anni, scomparso una settimana fa al Cairo. Una fonte della sicurezza egiziana ha riferito all’Ansa che lo studente «non è detenuto da alcun organo dell’Interno, né dalle forze dell’ordine, né dalla sicurezza nazionale, né dai servizi di di indagine». La fonte ha sostenuto che «tutti i servizi e gli organi dell’Interno sono alla ricerca dello studente italiano di concerto con tutti i servizi dello Stato e le autorità competenti».
Studente scomparso al Cairo, i genitori sono ancora in attesa
La precisazione ha rilievo in quanto in Egitto sono relativamente frequenti le denunce, mosse da famiglie e organizzazioni per la tutela dei diritti umani, di scomparse di oppositori al governo la cui sorte viene chiarita solo a distanza di tempo. Due settimane fa il ministero dell’Interno aveva rivelato che di 191 casi di sparizioni di cui aveva chiesto conto il Consiglio nazionale per i diritti umani (Nchr), 99 erano dovute a custodie cautelari. I genitori del dottorando, che sono volati nella capitale egiziana per seguire da vicino gli sviluppi della vicenda, sono comunque ancora “in attesa di evoluzioni”, ma al momento non hanno novità. Lo hanno comunicato via mail al sindaco Ennio Scridel, con cui sono in contatto per fornire indicazioni alla comunità locale.