Uno straniero tenta di entrare in una casa: il cane lo morde e lui denuncia
Quando il garantismo arriva al paradosso. Quanto accaduto nella bassa Bergamasca poteva succedere solo in Italia, dove non solo i crimini non vengono spesso adeguatamente sanzionati e scontati, ma dove può verificarsi addirittura l’assurdo caso per cui, da autore di un illecito, si arriva a trasformarsi, al contrario, nella vittima degli eventi. Con tanto di richiesta di risarcimento del danno.
Straniero messo in fuga dal cane
E così succede che uno straniero, un immigrato di origine magrebina a spasso per la ricca provincia del nord, che ha tentato di introdursi di notte in un’abitazione della bassa Bergamasca – viene da pensare non a scopo umanitario – venga opportunamente accolto dal dobermann di casa, a presidio dell’immobile e a difesa dei padroni che, fedele alle consegne, non ci pensa su due volte prima di prendere a morsi l’intruso, mettendolo in fuga. Fin qui tutto assolutamente nella norma: uno straniero tenta di introdursi furtivamente in casa e il cane da guardia in difesa dei suoi padroni lo scoraggia e lo mette alla porta come può: usando latrati e denti aguzzi. Ad invertire l’ordine naturale delle cose, però, e la logica attribuzione di meriti e di colpe, ha pensato bene il migrante di origini magrebine che, rimasto a mani vuote per “colpa” del quadrupede zelante, ha deciso di chiedere i danni al proprietario dell’abitazione, tanto per rimediare al flop della mancata intrusione notturna…
Il morso del cane e la richiesta di risarcimento
A raccontare la grottesca vicenda riportata dall’Eco di Bergamo, vicenda che – a questo punto – coinvolge un padrone di cane che ha rischiato di ritrovarsi faccia a faccia con uno straniero entrato furtivamente nella notte in casa sua, un veterinario e il dobermann integerrimo, è lo stesso medico che ha in cura il fedele amico dell’uomo e che, dalle colonne del quotidiano locale, ha spiegato: «Il padrone del cane si è rivolto a me perché convocato dalle autorità, come mi ha riferito, proprio in seguito al morso». Per i cani, così come per altri animali, esiste infatti una documentazione su vaccinazioni e altre norme sanitarie. Sulla cui trafila l’immigrato magrebino sta provando evidentemente a trovare qualche cavillo a cui attaccarsi disperatamente dal momento che, da intruso mancato e in fuga, ha pensato bene di rivolgersi alle autorità, assurgendo direttamente al ruolo di vittima, pronta a denunciare padrone e cane, con tanto di richiesta di risarcimento per il morso subito. E per il mancato ingresso…