Sos clima. Dopo il grande caldo in arrivo la Niña. Gli scienziati si dividono
Passato il picco del fenomeno climatico di El Niño, fra i tre più intensi degli ultimi 50 anni, è probabile che quest’anno si verifichi anche l’evento “opposto”: La Niña, sorella altrettanto terribile del Niño che capovolge tutti gli effetti in una logica di riequilibrio naturale della situazione.
In arrivo la Niña
La Niña consiste in un raffreddamento delle acque del Pacifico (mentre El Nino ne provoca il riscaldamento). Secondo i ricercatori dell‘Agenzia federale Usa per la meteorologia (Noaa) c’è il 50% delle possibilità che La Niña si verifichi in estate e l’80% che altrimenti si manifesti in autunno, o comunque entro la fine del 2016. La Niña di solito è associata a monsoni più forti nel Sud-Est asiatico e a una stagione in genere più umida anche in Africa e America Latina. In passato la Niña ha provocato però eventi climatici estremi, come forti inondazioni in Australia. Più cauti rispetto ai ricercatori americani sono gli scienziati del Bureau of Meteorology dell’Australia. Anche il loro ultimo bollettino sottolinea che il fenomeno di El Nino sta gradualmente diminuendo. In più aggiunge che sulla base degli ultimi 26 eventi di El Niño dal 1990, circa la metà di questi è stata seguita da un anno “neutro” e un 40% dal fenomeno della Nina. Secondo i modelli climatici internazionali, spiegano i ricercatori, è più probabile che si verifichi un anno neutro, anche se per il 2016 la possibilità che si verifichi La Niña non è da escludere. Secondo l’outlook dell‘International Research Institute for Climate and Society della Columbia University tutti gli indicatori confermano l’indebolirsi di El Nino, mentre «c’è una possibilità che si sviluppi La Niña in autunno».