Pd in profonda crisi, ma per salvare le unioni civili Renzi rischia tutto

19 Feb 2016 8:33 - di Redazione

A Palazzo Madama la chiamano scherzosamente «la bella morte del cangurino». Immagine hard che fotografa bene il modo in cui possono uscire le adozioni dalla legge Cirinnà senza che sia il Pd a farsi del male. L’idea è questa: non si tolgono le adozioni dalla legge che andrà al voto mercoledì prossimo, ma si tolgono dal «canguro» di Marcucci, il mega emendamento che sintetizza i cardini della legge Cirinnà, per farle votare a parte, spiega “la Stampa”.

Per salvare le unioni civili Renzi non vuole lo stralcio delle adozioni gay

«Così Renzi può vantare di aver fatto di tutto per difenderle, di non essersi arreso ai diktat di Alfano e di non esser sceso a patti sui diritti», spiega uno di quelli che seguono la pratica. Renzi non vuole farsi impiccare come quello che arretra, ma si affida alla real politik, facendo in modo che siano gli eventi a decidere. «Lo stralcio della stepchild è una bestemmia», sentenzia da Palazzo Madama il sottosegretario Pizzetti, usando il termine a ragion veduta per stoppare le pretese dei cattolici ringalluzziti. E butta lì una frase significativa: «Poi ci sono i voti in aula». Che sottintende quella che è la strategia del governo: sezionare il famoso «canguro», facendo votare separatamente e magari a scrutinio segreto la parte che riguarda le adozioni, soprannominata ormai il «cangurino».

Dopo il canguro, ecco il cangurino (senza adozioni gay): la mossa di Renzi

Alle undici del mattino i saloni deserti di palazzo Madama sono percorsi a grandi passi da alcuni personaggi non di secondo piano, sopraggiunti per tessere un canovaccio che permetta di uscire dall’impasse. Non c’è solo Anna Finocchiaro in campo, c’è pure il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini, che parla con il capogruppo Zanda, poi con senatori cattolici e quindi con i bersaniani. Spunta poi il guardasigilli Andrea Orlando, qui nelle vesti di leader dei «giovani turchi», la sinistra lealista col premier, che va a parlare con Luigi Zanda. Di lì a poco il portavoce dei «turchi», Francesco Verducci, convocherà una conferenza stampa, per dire che lo stralcio delle adozioni spaccherebbe il Pd; ma soprattutto per tendere una mano ai cattodem, con una bozza d’intesa possibile.

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