Migranti, l’Ue boccia l’Austria: «Nessun tetto sui richiedenti asilo»

18 Feb 2016 17:58 - di Giacomo Fabi

Non piace all’Unione europea il tetto che l’Austria intende imporre sull’accoglienza dei richiedenti asilo. «Sarebbe chiaramente incompatibile con gli obblighi rispetto alle leggi Ue e internazionali», ha fatto sapere il commissario Ue Dimitris Avramopoulos in una lettera inviata al ministro dell’Interno austriaco Johanna Mikl Leitner.  Secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, che conosce i contenuti della missiva, Avramopoulos avrebbe bocciato anche le quote pensate per i richiedenti in transito sollecitando Vienna «a riconsiderare le misure unilaterali proposte».

Juncker contro l’Austria: «Queste misure non mi piacciono»

La dura reazione di Bruxelles all’iniziativa dell’Austria era già stata annunciata da un’insolitamente esplicita dichiarazione del presidente della Commissione Ue, il lussemburghese Jean-Claude Juncker: «Non mi piacciono queste misure, io non seguo questo trend», aveva infatti precisato nello stesso in cui annunciava che le decisioni austriache sui controlli ai confini sarebbero subito finite «sotto esame» per verificarne appunto la compatibilità con le regole Ue e poco prima dell’incontro pomeridiano con il cancelliere austriaco Werner Faymann.

Preoccupazioni in Tirolo ed Alto Adige. Lunedì vertice con Alfano

Intanto, i presidenti delle province autonome di Trento, Bolzano e il governatore di Innsbruck, rispettivamente Ugo Rossi, Arno Kompatscher e Gunther Platter, chiedono un un coordinamento sui controlli al Brennero decisi dall’Austria. Lunedì prossimo, i tre incontreranno il ministro dell’interno Alfano per sottoporgli la questione. «Le misure che l’Austria ha deciso ci preoccupano, rischiano di avere conseguenze molto pesanti», ha sottolineato. Rossi che ha anche consegnato al capo gabinetto del Commissario Ue alle Politiche regionali Corina Cretu «una delibera assunta insieme ai governatori di Tirolo e Alto Adige con cui chiediamo che tutte le misure nazionali di contenimento dei confini siano concordate con i territori».

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