L’Italia nella morsa del maltempo, morti e danni specie al centro-sud

29 Feb 2016 11:14 - di Martino Della Costa

Il maltempo torna a mietere vittime. Un timido sole si è riaffacciato in queste ore sulla capitale, ma la conta dei danni diseminati per tutto il Paese oscura la quiete metereologica registrata a sprazzi e per brevi tratti. E allora, è salito a cinque morti il bilancio del disastro provocato dai nubifragi che domenica hanno colpito la penisola, soprattutto nel centro sud, con piogge a tratti torrenziali e vento forte, che hanno abbattuto alberi e fatto esondare torrenti. Diversi i feriti. Molti gli interventi di soccorso. Innumerevoli i disagi e gli incidenti.

Maltempo, morti e danneggiamenti: un bollettino di guerra

Frane, crolli, incidenti auotmobilistici: una guerra, quella scatenato da una violenta perturbazione che si è abbattutta nelle ultime ore sul Bel Paese. E il bolettino dei dannegiamenti provocati dal maltempo è quello di una disfatta sul campo. Un agricoltore, Rocco Montorro, di 51 anni, è morto in provincia di Reggio Calabria schiacciato da un eucalipto di grandi dimensioni che, per il forte vento, si è abbattuto sulla sua automobile. La tragedia è avvenuta a Candinoni, nella piana di Gioia Tauro. Inutili i soccorsi: l’agricoltore, che stava tornando a casa dopo una giornata di lavoro in campagna, è morto sul colpo. Non è escluso che sia legata al maltempo, ma non ci sono certezze, anche la morte di un uomo di 50 anni, annegato nel veronese dopo essere scivolato nel fiume Tione, mentre era in compagnia di alcuni amici. All’origine della disgrazia forse il terreno reso viscido dalla pioggia. Altre tre persone sono morte ancora nella serata di domenica. E ancora: due vittime, secondo le prime informazioni dei Vigili del fuoco, si sono registrate a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta; un albero abbattuto dal vento ha colpito l’auto su cui viaggiavano. La terza vittima è una persona che è finita con l’auto in un torrente in piena a Sant’Angelo in Pontano, in provincia di Macerata. In Calabria, un albero, abbattuto dal forte vento, é finito su un bambino di otto anni provocandogli un grave trauma cranico e varie fratture. Vicino Roma, una donna con due figli di 7 e 14 anni, si è salvata solo per il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco, dopo essere salita con i figli sul tetto dell’ automobile per sfuggire all’acqua di un torrente che aveva invaso la strada.

Maltempo, tempeste di neve, incidenti e treni deragliati

Un treno regionale è deragliato in Piemonte per un frana provocata dalle forti piogge: è accaduto in provincia di Biella, tra Cossato e Rovasenda. Sul convoglio, che era diretto a Novara, viaggiavano 13 passeggeri, rimasti illesi e che sono stati accompagnati dai soccorritori alla stazione di Cossato. L’incidente ha provocato l’interruzione della circolazione ferroviaria sulla linea, lungo la quale è stato allestito un servizio bus sostitutivo. Il Piemonte è tra le regioni più colpite dal maltempo. Una bufera di neve ha investito il Cuneese creando disagi alla viabilità. In Valle Stura un tir di traverso lungo la carreggiata ha bloccato il traffico per oltre un’ora e sono stati una quarantina gli interventi compiuti dai vigili del fuoco. Numerosi gli alberi spezzati dal peso della neve e le auto fuoristrada, soprattutto nelle zone di Saluzzo e Bra. Neve anche sul resto del Piemonte, dalla Valle di Susa al nord della regione. Analoghi disagi in Liguria, nel savonese, soprattutto in Val Bormida. Tra Carcare e Cairo Montenotte sono caduti quasi 40 centimetri di neve. Diversi anche gli incidenti stradali a causa dell’asfalto viscido. A Pisa invece un grosso pino si è abbattuto su alcuni giochi per bambini, su una panchina e su un lampione in un parco pubblico cittadino, fortunatamente deserto quando si è verificato il crollo. Al Sud non è solo la Calabria alle prese con il forte vento, che a Cosenza (dove le scuole sono state chiuse) ha raggiunto raffiche di 135 chilometri l’ora, a Reggio ha scoperchiato tetti, fatto cadere alberi e cartelloni pubblicitari e causato la chiusura al traffico del lungomare, e a Gioia Tauro ha provocato la chiusura del porto. L’intensità con cui sta soffiando lo scirocco e il mare agitato hanno provocato l’interruzione di tutti i collegamenti marittimi tra Napoli, Capri e Ischia. Sono fermi sia i mezzi veloci, sia i traghetti. Solo un aliscafo è riuscito in mattinata ad assicurare alcuni collegamenti tra Capri (dove il vento ha divelto tettoie e abbattuto alberi) e Sorrento, mentre da Ischia una sola nave è riuscita a partire per Pozzuoli. E nel capoluogo campano sono state decine le chiamate ai vigili del fuoco per alberi e rami divelti, pezzi cornicioni crollati, lamiere e gazebo volati e motoveicoli caduti e 18 voli dall’aeroporto di Capodichino sono stati cancellati e altri sei dirottati su altri scali . Forte raffiche di vento anche sugli scavi di Pompei: per motivi di sicurezza alcuni tratti di via dell’Abbondanza sono stati temporaneamente e in via precauzionale interdetti al pubblico. A Venezia torna l’acqua alta, seppure le previsioni siano state ritoccate al ribasso durante le ultime ore. Per lo meno al Centro e al Nord il maltempo non sembra intenzionato a mollare la presa: una nuova allerta della Protezione civile prevede ancora per domani temporali su Liguria, Lombardia meridionale, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Sardegna, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise e forti venti di burrasca.

Maltempo a Roma, alberi e rami caduti, oltre 200 interventi

Sono oltre 200 gli interventi effettuati tra Roma e provincia dai vigili del fuoco da domenica sera a causa del maltempo che si è abbattuto sulla città eterna e eternamente in difficoltà. A quanto riferito, i pompieri sono intervenuti soprattutto per alberi e rami caduti. L’area più colpita è stata quella dei Castelli romani. I pompieri sono stati impegnati anche per allagamenti, pali della luce pericolanti e verifiche di tetti. Nella serata di domenica, a causa del vento forte, tre grossi vasi sono precipitati da un attico di via del Campo Marzio, nel centro storico della Capitale, e si sono infranti sul marciapiede, fortunatamente senza colpire passanti né provocare danni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di San Lorenzo in Lucina che hanno interdetto momentaneamente il passaggio nel tratto di strada interessato. Sempre nella serata di domenica, infine, due alberi sono caduti nel centro della città: uno in via di San Sebastianello, a pochi metri da piazza di Spagna, che fortunatamente non ha provocato danni nè feriti. L’altro da un giardino di via dei Servili all’Aventino che ha danneggiato due auto in sosta. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Il maltempo, nonostante la breve pausa capitolina, non darà tregua neppure nelle prossime ore.

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