L’inchiesta sull’attore strangolato in scena: 4 indagati per omicidio colposo
L’inchiesta sulla incredibile morte dell’attore strangolato in scena prosegue: e proprio mentre, nelle ore scorse, era in corso l’operazione dell’espianto degli organi di Raphael Schumacher – il ventisettenne attore lombardo morto in un tragico incidente avvenuto sulla ribalta sotto gli occhi di una platea attonita – si diffonde la notizia di quattro nomi finiti a questo punto dell’indagine nel registro degli indagati.
Strangolato in scena: il punto sull’inchiesta
L’indagine su quell’incidente assurdo che ha cominciato lentamente a uccidere un giovane attore sul palcoscenico di un teatro pisano prosegue: il pm Giancarlo Dominijanni formalizzerà il conferimento di incarico al medico legale per eseguire l’autopsia. E anche se le cause della morte sono ormai note, è chiaro che risalire all’origine di quello strangolamento drammaticamente reale che ha ucciso l’attore che doveva sono inscenare la finzione di un’impiccagione scioglierà molti dubbi e chiarirà, una volta per tutte, la dinamica dei fatti e il ruolo eventuali addetti ai lavori, una volta scartata defintivamente l’ipotesi del suicidio considerata tra le varie possibilità in un primo momento.
Strangolato in scena: indagati due registi e due tecnici
Per adesso, comunque, tra possibilità da esaminare, ricostruzioni possibili e accertamenti, sono quattro le persone iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. Secondo quanto si è appreso, si tratterebbe di due registi e di due tecnici che fanno capo all’associazione The Thing che ha in gestione il Teatro Lux di Pisa. I quattro indagati, nell’ipotesi di reato formulata dalla procura, dovranno rispondere anche dell’eventuale mancato rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Allo stato, infatti, il sostituto procuratore propende per l’ipotesi di una morte avvenuta in conseguenza di un incidente sul lavoro piuttosto che per quella di un possibile suicidio, per strangolamento, in scena…