L’appello di Marchini al centrodestra: uniti possiamo vincere al primo turno
Nessun patto segreto con Matteo Salvini… Alfio Marchini smentisce incontri che non siano alla luce del sole con il leader della Lega ma un fatto è certo: da candidato indipendente, Marchini si presenta e parla come uomo dello schieramento di centrodestra. Parlando all’iniziativa organizzata dal Movimento Idea, Marchini dice che occorre trovare “il modo più giusto, più intelligente e più aggregante” per aprire una nuova fase politica, rispettando le identità di chi ha un passato militante. Un discorso pieno di rispetto, dunque, per esponenti come Giorgia Meloni (che si è tirata fuori dalla partita romana ma non ha mai nascosto la sua diffidenza per Marchini) e come Francesco Storace (che rimprovera a Marchini di non essere di destra) con una strizzata d’occhio a quelle primarie che potrebbero segnare il percorso “inclusivo” per arrivare a un nome sostenuto da un “consenso ampio”. Ma l’importante è il risultato, non le modalità: queste sono anzi l’ultimo dei problemi per Marchini. E dunque anche le primarie potrebbero essere tranquillamente accantonate pur di stringere un accordo sul nome dell’aspirante sindaco di centrodestra della Capitale. Si aggiunga una “sviolinata” a Silvio Berlusconi: “Credo Berlusconi sia stato generoso nei miei confronti perché ha espresso un giudizio positivo non richiesto. E chiunque lo faccia ha la mia gratitudine”. E un’altra a Salvini: “A Salvini riconosco una certa autenticità. Sul Family Day, ad esempio, ha avuto un approccio più autentico. Credo sia abbastanza intelligente da capire che una forza che vuole affermarsi al Nord non può non passare dalla Capitale”. Tutti insieme, quindi, per quell’effetto “palla di neve” che potrebbe portare il centrodestra a vincere al primo turno. Marchini ne è convinto. E riceve il plauso di Altero Matteoli: “È apprezzabile – dice Matteoli, che guida la delegazione di Forza Italia al tavolo del centrodestra per le amministrative – che Alfio Marchini auspichi una riaggregazione di tutte le forze politiche che si oppongono alla sinistra, senza che ciò obblighi i partiti del centrodestra ad ammainare le loro bandiere o a contraddire le loro identità”. “Rispetto per l’identità di chi ha scelto da sempre la militanza politica, unità del campo dei moderati, sono due concetti positivi – chiosa Maurizio Gasparri – e condivisibili espressi da Alfio Marchini. Il centrodestra deve percorrere la via dell’unità delle forze politiche e civiche alternative alla sinistra. Ovviamente nessun candidato può usare la formula ‘prendere o lasciare’ “. Superata la vecchia dicotomia società civile contro i partiti la trattativa può essere avviata per arrivare, è l’auspicio di Andrea Augello, ad avere Alfio Marchini come candidato unico del centrodestra.