Gli 007 Usa smentiscono Renzi: «Terroristi infiltrati tra i profughi»

10 Feb 2016 11:31 - di Guglielmo Federici
siriano terrorismo pozzallo

L’Isis nel 2016 proverà ad attaccare non solo l’Europa, ma anche gli Stati Uniti. A sostenerlo sono i massimi responsabili dell’intelligence americana, che mettono in guardia dal pericolo costituito dai rifugiati. Non è Salvini a parlare, non è il centrodestra a mettere in guardia, non è Marine Le Pen a sostenerlo. Con buona pace di Renzi, dei buonisti e di tutto il sinistrume che ha nell’accoglienza tout-court forse l’ultimo architrave ideologico, sono gli 007 americani a tirare le somme. È un dato di fatto che i leader dello Stato islamico stanno infiltrando terroristi nelle fila dei profughi provenienti dalla Siria e dall’Iraq, anche in America. Il nuovo allarme arriva il giorno dopo altre rivelazioni da parte dell’intelligence occidentale, secondo cui dopo gli attacchi di Parigi almeno altre cinque città europee – tra cui Londra e Berlino – sono a rischio attentato, con la probabilità anche di attacchi simultanei da parte di cellule o “lupi solitari”. A parlare, davanti al Congresso Usa, il numero uno dei servizi americani, James Clapper, e il massimo responsabile dell’intelligence del Pentagono, Vincent Stewart.

«L’Isis attaccherà gli Usa. Terroristi tra i profughi siriani»

Tra profughi, rifugiati e richiedenti asilo si può annidare una minaccia concreta e dalle conseguenze terribili, Clapper ha sottolineato come le stime parlino di estremisti violenti in almeno 40 Paesi: «Nella storia non ci sono mai stati così tanti porti sicuri per i terroristi». Ha quindi ribadito le preoccupazioni per il ritorno in Occidente di tantissimi foreign fighter che si sono addestrati e hanno combattuto in diversi Stati, dalla Siria, all’Iraq, alla Somalia. «L’Isis rappresenta la minaccia numero uno in questo momento», ha confermato il massimo responsabile dell’intelligence Usa, sottolineando come anche al Qaida nel 2016 rialzerà in parte la testa e parlando di massima allerta in America sia sul fronte dei possibili “lupi solitari” (come nelle stragi della maratona di Boston e di San Bernardino), sia su quello di gruppi che entrano in Usa e nel Vecchio Continente sfruttando il massiccio esodo dalle zone di guerra come la Siria: «L’Isis sta tentando di trarre il massimo vantaggio da questa marea umana in movimento», ha detto Clapper, parlando di tantissimi rifugiati che viaggiano con documenti falsi. Secondo l’ultimo rapporto degli 007 Usa sono state una cinquantina le persone arrestate negli Stati Uniti nel 2015 perché sospettate di essere legate all’estremismo islamico. Sul fronte foreign fighter, dal 2012 oltre 38.000 – almeno 6.900 dai Paesi occidentali – si sono recati in Siria. Per quel che riguarda la campagna militare contro l’Isis in Siria e Iraq, Stewart ha affermato che nel 2016 sarà molto probabilmente liberata la città di Mosul.

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