Gasparri, su Lampedusa la sinistra tace: venga in Aula a dirci che vuole fare

1 Feb 2016 12:33 - di Bianca Conte

L’attentato, rivendicato dall‘Isis, al santuario sciita di Damasco, in un quartiere già preso di mira un anno fa dai terroristi sunniti di al Nusra. La strage di bambini bruciati vivi in Nigeria, targata Boko Haram. L’allarme di Parigi lanciato all’Italia, mentre altre scuole della capitale francese ricevono nuove minacce da sconosciuti, che costringono gli agenti a mettere in sicurezza gli studenti, quando già la settimana scorsa, a diverse riprese, i principali licei della “ville lumiere” sono stati obiettivo di telefonate anonime minacciose, sembra provenienti da un numero telefonico europeo al di fuori della Francia. Gli sbarchi massicci e ininterrotti a Lampedusa. E Renzi che, in visita istituzionale proprio in queste ore nel continente africano, parla di «una grande opportunità per la cooperazione allo sviluppo e per investimenti strategici». E intanto la minaccia terroristica incombe sulle nostre teste, potrebbe violare i nostri confini e, a detta del ministro della Difesa francese, Jean-Yves Le Drian, approdare proprio sulle nostre coste.

Gasparri sul rischio che i terroristi di Daesh si mimetizzino tra i migranti

Di più: per il titolare del dicastero della Difesa d’oltralpe i miliziani dell’Isis che si possono nascondere tra i migranti che viaggiano dalla Libia a Lampedusa rappresentano un «grande rischio per l’Europa»: e anche per questo Le Drian ha ribadito la necessità «urgente» di una soluzione politica in Libia dove «Daesh si sta stabilendo… lì, a 300 km dalla costa europea» e in continua espansione e migrazione. A fare eco all’sos lanciato dal ministro francese – e a ribadire la propria preoccupazione per il rischio terrorismo legato al flusso migratorio verso le nostre coste – è intervenuto in queste ore il senatore Maurizio Gasparri che, ritornando sulla “questione Libia” rilanciata da Parigi ha ricordato che «mentre il terrorismo islamico semina stragi a Damasco e nella profonda Africa con Boko Haram, la notizia che a Lampedusa potrebbero sbarcare terroristi dovrebbe indurre il nostro governo a chiudere le frontiere marittime. E invece, si continuano ad accogliere clandestini in Italia».

La necessità di un confronto parlamentare sulla polveriera libica

Non solo, concentrando l’asse della sua disamina sulla Libia, il senatore azzurro ha ricordato come in quella terra fuori controllo «i fondamentalisti avrebbero preso il controllo di armi chimiche, mentre da quelle coste non si arrestano le partenze verso il nostro paese. Ecco perché siamo isolati. Fuori da Schengen, fuori da un contesto che sta scoprendo gli errori fatti dalle politiche dell’immigrazione come quelle della sinistra italiana. Bisogna cambiare indirizzo, dar luogo a una massiccia espulsione come quella annunciata dalla Svezia. Ma prima – ha concluso Gasparri – bisogna impedire l’arrivo di altra gente nel nostro paese. Per questo chiediamo che ci sia un immediato confronto parlamentare perché la delega a Renzi per trattare queste cose in Europa non la si può più dare. Si è rivelato incapace di garantire la sicurezza dell’Italia, scavalcato dalla determinazione di altri»…

 

 

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