Esce con gli amici per il sabato sera: poi si apparta e partorisce in strada
Succede nella Puglia dell’ex governatore Vendola, appena diventato papà per via traverse e a dir poco controverse. Una trafila, dispendiosa e laboriosa, quella della fecondazione assistita e dell’utero in affitto, a cui non era certo dovuta ricorrere la diciannovenne leccese che, uscita da casa per trascorrere il sabato sera con gli amici, ha partorito un neonato in strada, di nascosto e senza prestare alcuna cura al piccolo, avvolto poi in una coperta da un amico che – per fortuna – ha pensato bene invece di accompagnare madre e figlio in ospedale.
Ragazza partorisce in strada e nasconde neonato in una coperta
É accaduto a Porto Cesareo: protagonista una ragazza di 19 anni pugliese, ricoverata ora insieme al piccolo all’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Un figlio non desiderato e non considerato, nato in quella Puglia dell’ex governatore Nichi Vendola che, nelle stesse ore esulta per la nascita di Tobia, rinnegando il diritto alla maternità del piccolo appena arrivato, e in barba a tutto quanto oltraggiato pur di diventare genitore 1 e genitore 1: un approdo discusso e discutibile, raggiunto grazie ad una madre surrogata, e omaggiato ovviamente dai vip dell’universo arcobaleno. E mentre la polemica infuria dai banchi del parlamento al web. Mentre il Pd rimette la barra a dritta sulle adozioni estese agli omosessuali, dimostrando di non aver per niente incassato la sconfitta della cancellazione della stepchild adoption del ddl Cirinnà, la cronaca registra quasi in sordina una storia agghiacciante che, ancora una volta, infierisce su un neonato e rinnega la maternità…
La giovane non riconosce il neonato: una storia di maternità rinnegata
Una storia agghiacciante, si diceva, per l’efferata “disinvoltura” con cui si è svolta e per la freddezza con cui, probabilmente, si concluderà. La giovane era uscita per trascorrere in allegria il sabato sera insieme a tre amici, una ragazza e due ragazzi. I quattro, dopo aver girato per i locali della movida leccese, hanno deciso di recarsi a Porto Cesareo per svagarsi fino a notte fonda. Ad un certo punto, però, in prossimità di un lido balneare, la diciannovenne incinta ha chiesto di scendere dall’auto per un bisogno fisiologico e l’amica, una minore di 17 anni, l’ha accompagnata aspettando a qualche metro di distanza. Dopo alcuni minuti l’amica della giovane gestante ha udito dei vagiti, si è avvicinata e ha trovato sgomenta la giovane accovacciata sporca di sangue e vicino a lei il piccolo appena nato. La puerpera, dopo aver tagliato il cordone ombelicale, è sembrata volersi disinteressare del neonato, ma uno dei ragazzi ha preso un plaid avvolgendo il neonato e trasportandolo insieme alla madre al Pronto soccorso dell’ospedale di Nardò (Lecce). Un gesto che ha salvato la vita al piccolo.
Mamma e neonato in ospedale a Lecce
Il personale dell’ospedale ha informato dell’accaduto gli agenti del locale commissariato mentre madre e figlio sono stati trasferiti d’urgenza in codice rosso all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, dove ora si trovano in buone condizioni. Il piccolo pesa 3,150 chilogrammi. I tre ragazzi testimoni del singolare parto hanno riferito ai poliziotti di non essersi mai accorti che la giovane fosse incinta, avendola conosciuta da poco e avendola vista indossare sempre giacconi larghi. Il piccolo, a questo punto, potrebbe finire in adozione perché la madre ha espresso la volontà di non riconoscerlo. Il Tribunale per i minorenni di Lecce attenderà i tempi previsti dalla legge per un eventuale ripensamento da parte della madre, dopodiché dovrebbe avviare la procedura per lo stato di adottabilità. Nel frattempo, ci si augura, che la priorità attribuita alla riforma delle adozioni, con l’intento di allargare il diritto alle “famiglie arcobaleno” e ai single – come annunciato dal Pd il giorno dopo del passaggio della legge sulle unioni civili senza la stepchild adoption al Senato – arrivi a puntare sull’interesse superiore del bambino: una categoria che – in modi e misure diverse – risulta sempre meno protetta…