«Deportare gli immigrati illegali»: così lo sfidante Cruz rincorre Trump

23 Feb 2016 17:48 - di Tito Flavi

La campagna per le primarie americane è saldamente in mano a Donald Trump, che ne detta ormai il linguaggio, le regole e, soprattutto, i temi. «Tutti i 12 milioni di immigrati illegali via dagli Stati Uniti»: questa volta non si tratta infatti di Trump, ma dello sfidante Ted Cruz, che in un’intervista a Fox ha detto che se sarà eletto presidente manderà via ogni irregolare, senza più consentirgli di fare ritorno negli Usa. «Faremo rispettare la legge – ha detto – la legge federale richiede che chiunque venga arrestato da illegale sia deportato». Cruz ha anche aggiunto che costruirebbe un muro lungo il confine tra Messico e Stati Uniti, triplicherebbe le guardie di frontiera e istituirebbe l’esame biometrico obbligatorio all’ingresso nel Paese. «Così sapremo immediatamente se qualcuno resta oltre il tempo consentito», ha commentato. In passato – sottolineano i media Usa – Cruz aveva respinto l’idea della deportazione forzata. «Questa politica – aveva detto – riflette uno stato di polizia». Comunque sia, appare evidente che i candidati del partito repubblicano fanno fatica stare a dietro a Trump. E sono costretti a cambiare la loro posizione su temi cakdi come l’immigrazione.

Nel frattemo c’è da registrare un nuovo show  di Trump alla vigilia dei caucus repubblicani in Nevada. Durante un comizio, l’aspirante candidato repubblicano alla presidenza ha detto che avrebbe voluto prendere a pugni un manifestante che protestava. E ha dato del  “malato” al suo avversario Cruz. «Le guardie sono state gentili con lui, ma io lo prenderei a pugni in faccia», ha detto alla folla mentre un uomo che aveva espresso il suo dissenso veniva portato verso l’uscita. E ricordando “i vecchi tempi” ha detto che una volta le persone così venivano portate via di forza. Cruz. Queste le gentili parole riservate da Trump a Cruz. «C’è qualcosa di sbagliato in quest’uomo». Trump ha anche messo in dubbio la fede religiosa di Cruz: «In una mano tiene la Bibbia e allo stesso tempo mente».

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