Un ddl ammazza cornuti, demenziale ripicca del Pd sulla fedeltà coniugale
Cornuti e mazziati: potrebbe essere questo il devastante effetto di un demenziale ddl presentato da alcuni senatori del Pd per ripicca contro il cambiamento del disegno di legge Cirinnà voluto da Ncd e accettato da Renzi. I senatori dem sono infatti rimasti male del fatto che, oltre alla stepchild adoption, sparisce dalla legge sulle unioni civili anche l’obbligo alla fedeltà reciproca. È bene ricordare che, quello alla fedeltà, è uno dei punti qualificanti delle legislazione sul matrimonio, non fass’altro perché la violazione del suddetto obbligo è causa della separazione per colpa, con le conseguenze del caso per il coniuge fedifrago/a. Ammetterla anche per le unioni civili significava al dunque equiparare di fatto queste unioni al matrimonio. I senatori Pd e ascari laicisti vari si sono a quel punto inferociti. Benedetto Della Vedova ha «parlato una specie di calcio dell’asino inferto all’ultimo minuto», per poi aggiungere: «È la loro vittoria di Pirro, perché la storia darà loro torto; anzi gli sta già dando torto».
Vendetta, tremenda vendetta! Ecco allora la contromossa del gruppo di senatori piddini: “ah sì, allora todos cornuti”. «Togliere dall’articolo 143 del Codice Civile il riferimento all’obbligo reciproco di fedeltà tra i coniugi». Tiè! Ecco che prevede il disegno di legge presentato dalla senatrice Laura Cantini e sottoscritta da altri 11 parlamentari tra i quali Monica Cirinnà e Sergio Lo Giudice. Il bello (o il brutto) è che i parlamentari dem pretendono pure di legittimare la loro iniziativa con motivazioni pseudo-ideologiche. Mai dire cornuti, come è tramandato dalla sapienza popolare in caso di infedeltà coniugale. L’obbligo di fedeltà, spiega la senatrice Cantini, «è un retaggio di una visione superata e vetusta del matrimonio il giudice non può fondare la pronuncia di addebito della separazione sulla mera inosservanza del dovere di fedeltà coniugale». La parlamentare del Pd si mette quindi a fare anche l’antropologa. Cornuti e mazziati? No, d’ora in poi dovranno essere tutti, per gli ineffabili senatori Pd, cornuti e contenti.