Caso Cucchi, un video scagionerebbe i carabinieri: non furono loro a pestarlo

1 Feb 2016 13:28 - di Redazione

Si torna a parlare del caso Cucchi a seguito di un video diffuso dal sito Sostenitori.info, il quotidiano on line delle Forze dell’ordine, un video che scagionerebbe i carabinieri. Per la prima volta parla il Maresciallo Roberto Mandolini. «Se c’è una certezza in questa storia, questa è la morte di Stefano», si legge nell’articolo nel quale il  comadante della stazione dei Carabinieri Roma Appia rilascia una lunga intervista. Sul sito leggiamo che la sera del 15 ottobre 2009 quando Stefano Cucchi viene tratto in arresto, «fu ascoltato anche un acquirente abituale di Cucchi il quale, stando ai verbali di cui alleghiamo un stralcio, avrebbe dichiarato che nessuno quella sera ha pestato o anche solamente toccato Stefano Cucchi», dice Mandolini nell’intervista. «La stessa tesi sarebbe confermata da un video (che si può visionare sul sito all’interno dell’articolo), presente in rete dal 2009, ma spuntato solo qualche giorno fa. In questo video il padre di Stefano Cucchi in un’intervista esclude categoricamente che suo figlio, il girono del processo per direttissima ( il 16 ottobre, quindi poche ore dopo l’arersto da parte dei Carabinieri), presentasse ferite, segni di percosse o addirittura dolori da far pensare alla rottra di costole. Dunque, un video, questo, che verrà acquisito e depositato al Gip nei prossimi guorni e che scagionerebbe di fatto le accuse mosse nei confronti dei Carabinieri».

Quanto all’intercettazione telefonica in cui la moglie di uno dei militari coinvolti avrebbe chiaramente parlato di “pestaggio”, stando a quanto Mandolini ci racconta e a quanto è possibile ascoltare nel video, tale pestaggio non ha avuto riscontri”. I processi si fanno in tribunale non su Fb – prosegue l’articolo – “da un lato  rispettando il dolore della famiglia che ha perso un caro, dall’altro rispettando l’onorabilità di chi prima ancora di garantire la nostra sicurezza, è un padre, un uomo”. Quanto al video afferma: “Non so perché non sia uscito prima. Forse la vera verità non interessa a nessuno. Il padre di Cucchi afferma quello che abbiamo detto noi”.

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