Le banche affondano le Borse: Piazza Affari la peggiore. Male Wall Street

11 Feb 2016 18:51 - di Giovanni Trotta

le Borse europee hanno mandato in fumo oltre 242 miliardi di euro in un solo giorno. Alla fine di una seduta critica per tutti i listini continentali, con gli indici Usa in calo rispettivamente dell’1,9% (dow Jones e dello 0,99% (Nasdaq), Milano è stata la peggiore (Ftse Mib -5,63%), preceduta di poco da Madrid (-4,88%) e Parigi (-4,05%). Più caute Francoforte (-2,93%), Londra (-2,39%) e soprattutto Atene (-1,89%). Piazza Affari insomma sprofonda in chiusura di una seduta di forte tensione per tutte le Borse europee. L’indice Ftse Mib segna un calo del 5,63% a 15.773 punti. Tra i titoli più colpiti Ubi Banca (-12,11%), Mps (-9,88%) e Saipem (-12,02%) nell’ultimo giorno per sottoscrivere l’aumento di capitale da 3,5 miliardi di euro. Oltre 23,4 miliardi andati in fumo. Triste bilancio della seduta di mercoledì di Piazza Affari, dicono gli osservatori. Andando nel dettaglio europeo, chiusura di seduta in forte calo anche per la Borsa di Parigi. L’indice Cac 40 cede il 4,05% a 3.896 punti, ben al di sotto della soglia dei 4mila punti. La Borsa di Londra chiude con l’indice Ftse 100 che lascia sul campo il 2,39% a 5.536 punti.

Più contenute le perdite delle Borse di Francoforte e Atene

Anche se con meno danni, anche la Borsa di Francoforte ha chiuso in forte ribasso. L’indice Dax ha ceduto il 2,93% a 8.752 punti. Chiusura in calo ma al di sopra dei minimi di giornata invece per la Borsa di Atene. L’indice Bs Ase ha lasciato sul campo l’1,89% a 440 punti. Cali a due cifre solo per Eurobank (-12,24%) e Piraeus (-10%). Ha ceduto un po’ meno Ntb (-5,51%), mentre Alpha Bank ha chiuso invariata a 1,16 euro. Wall Street da parte sua trascina l’Europa nel baratro e accentua le perdite. Il Dow Jones perde il 2,34% a 15.541,98 punti, il Nasdaq cede l’1,55% a 4.216,79 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l’1,85% a 1.817,51 punti. «Il calo dei titoli bancari in Europa preoccupa». Lo afferma il portavoce del Fmi, Gerry Rice, sottolineando che la ripresa europea procede ma è debole. «Le banche sono centrali»per sostenerla, ha aggiunto.

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