Adozioni gay, non ha funzionato il tam tam in tv: contrari sempre più italiani
Sì alle unioni, no alle adozioni gay. In un sondaggio, gli italiani confermano la propria opinione sul ddl Cirinnà e, anzi, all’indomani delle manifestazioni di piazza dell’una e dell’altra parte e nel pieno del dibattito parlamentare, rafforzano il messaggio al governo: la posizione di Renzi & co. non ci rappresenta.
Il sondaggio: il 73% degli italiani contrario alle adozioni gay
Dalla rilevazione, condotta da Ixè per Agorà, emerge che, se fosse in Parlamento, il 50% degli intervistati voterebbe il ddl Cirinnà sulle unioni civili, una percentuale in calo di tre punti rispetto al sondaggio della scorse settimana. Non solo, ben il 73% dice un no netto alle adozioni gay, aumentando di 5 punti rispetto alla scorsa settimana, quando il campione che si diceva contrario toccava già un considerevole 67%. Di contro, diminuisce il numero di italiani che si dicono a favore delle adozioni omosessuali: una settimana fa era il 24%, ora è il 20%.
Un boomerang sul governo
Si rivelano dunque un boomerang sia le manifestazioni omosessuali di #svegliaItalia, sia il tam tam dei media a favore della parte più rumorosa del mondo Lgtb. E lo stesso vale per l’irrigidimento del governo e di chi lo sostiene nella partita sul testo in discussione al Senato, dove il braccio di ferro si consuma proprio sul tema delle adozioni, tanto quando se ne parla esplicitamente, come nel caso dell’articolo sulla stepchild adoption, tanto quando, equiparando le unioni civili ai matrimoni, di fatto si aprono le porte alle adozioni anche da parte delle coppie gay.