Adozioni gay, ecco come il Pd sta scavando la fossa a Renzi

18 Feb 2016 16:28 - di Marzio Dalla Casta

I “giovani turchi”, l’area interna al Pd che fa capo al presidente del partito Matteo Orfini e al ministro della Giustizia Andrea Orlando, piazzano un’ennesima mina sul già accidentato percorso del ddl Cirinnà sulle unioni civili. Com’è noto, la votazione al Senato sul ddl è stata rinviata a mercoledì prossimo su richiesta dello stesso Pd lasciato senza maggioranza dal M5S sul cosiddetto “supercanguro”, cioè l’emendamento a firma del pd Marcucci la cui approvazione avrebbe cancellato in un solo colpo tutte le proposte di modifica degli altri gruppi spianando così la strada anche alla contestatissima “adozione del figliastro” da parte di coppie gay.

I “giovani turchi”: le adozioni gay non si toccano

Per i “giovani turchi” è da lì che bisogna ripartire perché – come hanno spiegato in una conferenza stampa – il testo Cirinnà sulle unioni civili «nasce dall’incontro e non dallo scontro delle culture fondative del partito». Come a dire che il ddl è già un testo di mediazione tra le varie anime interne. «Chi parla di stralcio della stepchild adoption – ha infatti precisato il senatore Francesco Verducci a nome dei 21 esponenti di quell’area – sa che questo renderebbe impossibile l’unità del Pd».

L’obiettivo è togliere a Renzi lo spazio per mediare

È fin troppo evidente che la sortita di Verducci e compagni finisce per creare non pochi grattacapo a Matteo Renzi, con cui pure fanno maggioranza nel Pd. Più d’uno scorge infatti dietro la presa di posizione dei “giovani turchi” la volontà della “vecchia guardia” dei Bersani, dei D’Alema e di Rosy Bindi, di regolare una volta per tutte i conti con il leader-segretario. Non sfugge infatti a nessuno che i nemici vecchi e nuovi di Renzi hanno tutto l’interesse a sventolare le parti più controverse del ddl Cirinnà come una bandiera di principi indentitari e valoriali per ridurre all’osso lo spazio per una mediazione. L’obiettivo è quello di mettere Renzi di fronte ad un bivio (ribadire la maggioranza con Alfano attraverso il recupero dei cattolici del Pd previo stralcio delle adozioni o consegnarsi alle furbizie del M5S con tutte le insidie che questo comporterà nei voti segreti) che in realtà conduce in due vicoli ciechi. A quel punto, della baldanza di Renzi resterà davvero ben poco.

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