Trump contro Cruz: «È canadese, non può essere eletto alla Casa Bianca»
Donald Trump a tutto campo. Il controverso candidato repubblicano alle primarie americane, dopo aver sorprendentemente definito «sincere» le lacrime di Barack Obama mentre parlava dei bambini uccisi alla Sandy Hook aggiungendo subito dopo che «probabilmente per questo perderò cinque punte nei sondaggi», ha preso di mira il rivale per la nomination alla Casa Bianca Ted Cruz, senatore del Texas, utilizzando contro di lui una vecchia arma già sperimentata senza successo contro l’attuale presidente. Obama è stato infatti tormentato per anni da Trump, che non sciupava un occasione per spargere dubbi circa l’effettiva cittadinanza americana dell’Inquilino della Casa Bianca. La vicenda fu poi risolta definitivamente nel 2011 con la pubblicazione del certificato di nascita.
Trump: il presidente dev’essere nato negli Usa
Ora, a circa un mese dall’avvio ufficiale delle primarie, a finire nel mirino di Trump è appunto Cruz, nato in Canada da madre statunitense e padre cubano. Cruz, anch’egli repubblicano, è ben piazzato negli indici di gradimento tra gli elettori ed i simpatizzanti del Gop (Grand Old Party). Circostanza che se da un lato eccita Trump, dall’altro gli impone cautela perché comune è la base elettorale. Prova quindi ad eliminarlo dalla corsa lasciando intravedere un ostacolo di natura giuridica davvero insormontabile qual è appunto la cittadinanza americana. Com’è noto, infatti, la Costituzione Usa impone ai candidati alla presidenza il rispetto della clausola di natural born citizen, vale a dire nato cittadino americano. La naturalizzazione, infatti – come ben sa chi come Henry Kissinger, nato in Germania, dovette “accontentarsi” della nomina a Segretario di Stato -, preclude la corsa alla Casa Bianca.
«Cruz rischia di restare impantanato in una sfida legale»
E così Trump va all’attacco e in un’intervista al Washington Post, sul certificato di nascita canadese del rivale, avverte : «I repubblicani si devono chiedere se vogliono un candidato che potrebbe rimanere bloccato in una sfida legale per due anni». E ancora: «Mi dispiacerebbe vedere una cosa del genere sbarrargli la strada, ma molta gente sta parlando di questo e so che persino alcuni stati stanno valutando in modo serio questa cosa che è nato in Canada ed ha avuto doppio passaporto». Vero o falso, a Trump importa poco. Quel che conta per lui è che ora Cruz ha un problema in più.