Tolleranza zero dei grillini a Parma: ma solo con chi beve la birra in centro
Il sindaco Pizzarotti di Parma torna a far parlare di sé. Sarà per una concezione leggermente ardita di tutela del decoro urbano o per quella smania irrefrenabile di apparire diverso dagli altri, fatto sta che il nuovo regolamento di polizia urbana adottato dalla sua amministrazione, per taluni aspetti, fa alquanto ridere. A dire il vero , da ridere ci sarebbe ben poco. Visto che proprio quel regolamento comincia a produrre effetti non poco lusinghieri per chi incappa nella gamma dei nuovi divieti. Regolamento alla mano, gli agenti della polizia municipale hanno identificato e sanzionato tre persone che bevevano alcolici in piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Una donna italiana di 41 anni era intenta a bere birra in una lattina di alluminio; due nigeriani, 29 e 23 anni, bevevano invece birra in bottiglia. Ai tre i vigili hanno contestato la sanzione prevista all’articolo 19 del nuovo Regolamento di Polizia Urbana, che indica “il divieto di consumare bevande alcoliche in contenitori di vetro e/o metallo o di altra tipologia al di fuori dei luoghi di somministrazione all’uopo destinati nelle zone monumentali e in zona antistante la stazione ferroviaria”, così come individuate dalla delibera applicativa della Giunta Municipale. E’ stata elevata una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 180 euro. Fin qui la notizia. Ora, sarà pur giusto reprimere le intemperanze. Con quel che si vede in giro nei bivacchi che spesso affollano i nostri luoghi d’arte più preziosi e immacolati, appare perfino giustissimo prevenire e sanzionare comportamenti irriguardosi, offensivi e indecenti. Però arrivare a inibire la semplice degustazione della birra in lattina o in vetro per il solo fatto che la si tracolli in un centro storico e monumentale appare francamente un eccesso. Una cosa è non rispettare i luoghi, gettare in terra lattine e bottiglie, in spregio ad ogni norma di buona creanza, altro è consentire la possibilità di bere in luoghi pubblici nel normale rispetto delle norme di buona educazione. O no?