Le banche italiane in Borsa pagano gli errori di Renzi: Mps in caduta libera

19 Gen 2016 18:23 - di Guido Liberati

Dietro le giornate difficili per Piazza Affari si può nascondere un attacco all’Italia? «Sono retropensieri che noi non abbiamo». La risposta del presidente della Consob, Giuseppe Vegas non dissolve gli interrogativi. Oggi in Borsa è «una giornata difficile intorno alle banche che però è poco spiegabile: quella della Bce è una delle solite rassegne che periodicamente si fanno, quindi non c’è un motivo concreto, almeno a nostro avviso», sostiene il presidente della Consob. Nonostante le dichiarazioni di circostanza di Vegas, la tempesta in Piazza Affari sulle banche, in particolare su Monte dei paschi di Siena, ha lasciato il segno: il titolo Mps, sospeso diverse volte in asta di volatilità, ha concluso in calo del 14,37% a 0,6555 euro, nuovo minimo di chiusura mentre in corso di seduta ha toccato anche un prezzo di 0,6525 euro. Ancora una volta simile l’andamento di Carige (-11% finale a 0,778 euro), male anche altri istituti di credito che hanno avuto richieste di informazioni sui crediti deteriorati da parte della Bce: Banco popolare -6% e Unicredit -3%. Positive invece Mediobanca (+2%) e Intesa (+1%).

Il crollo di Mps in Borsa? Colpa di Renzi e Padoan

Osvaldo Napoli individua precise responsabilità per la sinistra: «Dopo Arezzo, con la Popolare dell’Etruria, ecco tornare sulla scena la banca più devastata dagli interessi del Pci-Pds-Ds-Pd. Sull’onda di una speculazione che ha buone ragioni per accanirsi sul titolo, il Monte dei Paschi presenta oggi una valore di capitalizzazione nettamente inferiore ai 3 miliardi dei contribuenti italiani generosamente versati da Renzi e Padoan nelle sue casse. Se in Toscana, e non solo, centinaia di risparmiatori sono stati raggirati dalle obbligazioni subordinate, i banchieri di Rocca Salimbeni fanno piangere migliaia di azionisti che assistono all’evaporazione dei loro risparmi con il crollo del titolo in Borsa». «A pagare – prosegue l’esponente di Forza Italia – nei crack bancari alle porte, saranno come sempre soltanto gli italiani. Il premier, umiliato in Europa a causa di una supponenza mal tollerata nelle cancellerie, sta preparando un conto salato che ricadrà sulle spalle degli italiani».

“La Borsa punisce l’inadeguatezza di Renzi”

Ancora più duro il responsabile economico di Forza Italia, Renato Brunetta. «Oggi l’Italia intera paga il prezzo dell’inavvedutezza sciagurata di Renzi e di Padoan, che invece di mettere in sicurezza il sistema bancario a fronte delle nuove regole (“bail in”), come invece hanno fatto tutti gli altri Paesi europei, si è trastullato con mance a scopo di propaganda, consentendo il fallimento di quattro banche, con il risultato di mettere sul lastrico migliaia di risparmiatori, e con il conseguente crollo di fiducia dei correntisti». «In questa fragilità – prosegue la nota di Brunetta – si è inserita la speculazione dei mercati, che sta facendo traballare la solidità del nostro sistema creditizio. In passato abbiamo offerto, con generosità e preveggenza, di elaborare insieme una politica estera ed innanzitutto europea, e il governo ha preferito una presuntuosa solitudine. Che oggi il popolo italiano sta pagando e rischia di pagare sempre di più finché al volante del Paese ci sarà un giovanotto unfit to lead, inadeguato e presuntuoso».

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