Scandalo Fifa, ecco perchè Blatter e Platini sono rotolati nella polvere
Joseph Blatter e Michel Platini. Coppia di reprobi. Indice puntato e sguardo indignato. Che vergogna per il calcio. Per la Fifa. Lo sport più bello del mondo infangato da questi due lestofanti. Blatter e Platini. E giù botte da orbi. Titoli e immagini. Servizi e commenti. La storia è semplice da raccontare e fa audience. I due cattivi sono all’angolo. Anzi, fuori. Per otto anni. Sospensione certificata da un comitato che si chiama “etico”. Che sembra una roba all’italiana. Perché scopre, dopo otto anni, che un pagamento non sarebbe regolare. Fatturato, ma non regolare. A noi di Blatter non frega nulla. Ci sta pure antipatico. E anche di Platini non c’importa; quello dirigente sportivo perchè dell’altro, Le Roi della pedata tutto sappiamo e tanto ricordiamo. Ma qualcosa non quadra. Questa storia puzza di capro espiatorio e di complotto. “Se i mondiali del 2022 fossero finiti agli Usa nulla di questo sarebbe accaduto” ha urlato Blatter in una conferenza stampa nella quale s’è difeso con le unghie e coi denti. Spiegazione plausibile: gli americani vogliono i mondiali, la Fifa li assegna al Qatar. Il casus belli possibile sarebbe questo. E, a rifletterci un minuto, non è difficile da credere. I russi ottengono i mondiali del 2018 e gli Usa masticano amaro. Soprattutto mastica amaro Barack Obama che vorrebbe chiudere i suoi otto anni complicati con una sorta di regalo al popolo a stelle e strisce che sta cominciando ad affezionarsi al football. Quel Vladimir Putin sempre in mezzo, sempre a rubargli la scena, pure sul versante dello sport non è tollerabile. Dopo la Russia tocca a loro. Agli americani. Intanto parte una strana inchiesta federale, con l’FBI di mezzo, che scopre l’acqua calda: il membro Usa della Fifa intasca mazzette. Non l’arrestano. Perchè lui collabora, pare. E si tiene il malloppo. Dice però che anche altri intascano mazzette. E così gli americani – che si sentono ovunque i padroni – ordinano un blitz in Svizzera. Arresti e mazzette. Clamore. Ma le mazzette le prendono in tanti. Forse lo fanno tutti. Roba non difficile da credere. Lo fanno da sempre. E, piccolo particolare da tenere a mente, sono gli Stati a pagare non i privati. Vale per il calcio e la Fifa, ma vale per le Olimpiadi e per il Comitato olimpico internazionale (Cio): c’è qualche anima bella disposta a sostenere il contrario? Il SudAfrica di Mandela pare abbia pagato. E tanto. Così dicono del Brasile. Altrettanto. E prima di loro tutti, ma proprio tutti, gli altri Stati organizzatori. Regali, denaro, utilità: tutto va bene per ottenere i voti necessari. I ben informati parlano addirittura dell’esistenza di un tariffario. Perciò, stante l’andazzo, il Qatar sborsa molto più degli altri: un fiume di dollari e i mondiali Fifa del 2022 sono suoi. Batte l’America. E l’America s’incazza. Ecco come nasce lo scandalo che fa indignare (per finta) gli addetti ai lavori. Ed ecco come e perché Joseph Blatter e Michel Platini dall’altare sono rotolati nella polvere.