Smog, le ridicole misure del governo: in città auto a 30 all’ora

30 Dic 2015 15:38 - di Redazione

Riduzione di due gradi delle temperature massime di riscaldamento negli edifici pubblici e privati e limite di velocità di trenta chilometri orari nelle aree urbane (estese a tutto il territorio comunale). Sono le misure indicate dal ministero dell’Ambiente per affrontare l’emergenza smog e contenute nel protocollo deciso nella riunione del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti con governatori delle Regioni e sindaci delle grandi aree metropolitane. Tra le soluzioni avanzate anche il sostegno ai Comuni per l’incentivo all’utilizzo del trasporto pubblico locale con bus gratis e lo stop condizionato ai camini che prevede la limitazione dell’utilizzo della biomassa per uso civile dove siano presenti sistemi alternativi di riscaldamento. I sindaci nel caso in cui le emissioni dannose supereranno i sette giorni consecutivi potranno decidere di adottare alcune di queste misure. Inoltre potranno contare su risorse fino a un miliardo (405 milioni disponibili nel medio periodo) per l’ambiente in genere. Proposto anche «un fondo straordinario per rottamare le auto più inquinanti».

Smog, nasce un Comitato di coordinamento ambientale

Il piano strategico triennale sul territorio metropolitano prevede anche la nascita di un Comitato di coordinamento ambientale e una task force fra sindaci delle città metropolitane e i presidenti di regione, presieduta dal ministro dell’Ambiente Galletti. All’incontro hanno partecipato tra gli altri anche il commissario straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca e il governatore della Lombardia Roberto Maroni. Mentre erano assenti il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. «Mi auguro – ha detto Galletti – che dopo questa riunione si metta fine alla babele dei provvedimenti in materia di smog». Per quanto riguarda le risorse programmate e disponibili per la strategia di medio periodo, Galletti ha anche precisato che 35 milioni sono per la mobilità sostenibile casa-scuola, casa-lavoro, car e bike sharing, pedibus (approvate con il collegato ambientale); 50 milioni per la realizzazione di reti di ricarica elettrica (attraverso il Fondo Kyoto), 250 milioni per l’efficienza energetica in scuole, strutture sportive e condomini (attraverso il Fondo Kyoto), 70 milioni per riqualificazione degli edifici della pubblica amministrazione centrale.

Maroni: le risorse stanziate sono insufficienti

Roberto Maroni ha evidenziato la propria contrarietà ad alcune azioni emergenziali (come blocco euro 3 diesel) e ha sottolineato come il governo debba impegnarsi sul fronte delle risorse ritenute “del tutto insufficienti”. Il governatore del Veneto Luca Zaia sul fronte dell’energia ‘pulita’ ha a sua volta lanciato la sfida di una edilizia che preveda l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti dei nuovi complessi.

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