Galletti rimprovera i Comuni, ma il Governo non ha un’idea contro lo smog
Di fronte a nuvole di smog che avvolgono in un grigio pallido le maggiori metropoli italiane, e suscitano vortici di fumose dichiarazioni intorno all’emergenza climatica, forte sarebbe la tentazione di votare le proprie sorti a una danza della pioggia. Non fosse che il tema «è più complesso e delicato di quanto lo facciano apparire gli sciacalli di professione», chiosa il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. «Basta agire in ordine sparso – spiega a “il Mattino” – è il momento di sedersi tutti a un tavolo per mettere in campo azioni coordinate contro l’inquinamento».
Smog, in Italia ogni Comune ha preso una decisione diversa. Galletti non ci sta
Ministro, a Roma si è optato per le targhe alterne, a Milano per il blocco totale del traffico e a Napoli per misure light che hanno scagliato la città nel caos. Chi ha fatto la scelta migliore? «Se conoscessimo la misura migliore per contrastare l’inquinamento l’avremmo già adottata, il fatto è che siamo nell’anno più caldo della storia. Viviamo uno dei periodi di siccità più lunghi mai registrati. Ci troviamo di fronte a scenari mediti. Mi appello al senso di responsabilità di tutti. Occorrono calma e gesso: non possiamo consentirci di agire in ordine sparso».
Galletti si affida ai Comuni, ma manca una linea comune, da Milano a Napoli
«Il tavolo di mercoledì servirà a fare il punto della situazione. Valuteremo le iniziative messe in campo dai comuni, e verificheremo quali misure hanno funzionato meglio nel contrastare lo smog. Sulla base di questo screening coordineremo una serie di interventi che attueremo nei prossimi giorni». Saranno quindi adottate misure comuni? «I temtori sono diversi e rispondono a esigenze diverse. Sono i sindaci a essere responsabili dei provvedimenti che intendono adottare nelle loro città, delle quali conoscono bene le pieghe e le specificità, il ministero dell’Ambiente può pertanto svolgere un’azione di coordinamento e fornire aiuti economici a sostegno delle iniziative che ciascuno sceglie di intraprendere».