Ceto medio addio, Bankitalia: il 30% di ricchezza in mano al 5% di famiglie
Il cinque per cento delle famiglie italiane più ricche, con un patrimonio di 1,3 milioni a nucleo deteneva al 2014 oltre il 30 per cento della ricchezza complessiva. A rilevarlo è un’indagine della Banca d’Italia sulle famiglie da cui emerge che per larga parte dei nuclei il patrimonio è costituito in prevalenza dalla casa di abitazione e come la concentrazione in poche famiglie sia una costante degli ultimi 20 anni. In pratica è la certificazione dell’avvenuta scomparsa del ceto medio e della conseguente polarizzazione sociale del Paese tra una parte abbiente che andrà a stare sempre meglio ed un’altra, meno abbiente, destinata a fare i conto con le nuove forme di povertà.
Ma dal 2014 il reddito non è più in caduta
Sempre secondo l’analisi dell’istituto di Via Nazionale, infatti, nel 2014 il reddito familiare netto medio è stato di 30.500 euro, cioè circa 2.500 al mese, arrestando tra il 2012 ed il 2014 la caduta che proseguiva ininterrottamente dal 2008. Bankitalia sottolinea però che la mediana del reddito è però inferiore e pari a 25.700, ovvero circa 2.100 euro al mese. Il 10 per cento delle famiglie percepisce oltre 55 mila euro.
Bankitalia: a basso reddito il 22,3% di italiani
Nel 2014 il 22,3 per cento degli italiani era a basso reddito, cioè sotto la soglia di 9.600 euro, oppure percepiva un reddito equivalente (una misura del benessere che tiene conto della dimensione e della struttura demografica della famiglia in cui vive) sotto il 60 per cento del reddito equivalente mediano. Era il 19,6 per cento nel 2006 e – conclude lo studio di Bankitalia – il 20,6 nel 2012. La “fotografia” scattata dal nostro ex-istituto di emissione ritrae quindi l’immagine di un Paese sostanzialmente statico e sempre più divaricato tra Nord e Sud, realtà metropolitane e periferie, garantiti e non garantiti.