Banche, Cantone fa l’offeso: «Non sono un jolly» FI: «Renzi rischia»
Il day after di Raffaele Cantone all’indomani della nuova patata bollente scaricatagli dal governo – spetterà a lui il potere di arbitrato per risarcire i risparmiatori e gli investitori delle quattro banche (Popolare Etruria, CariChieti, Marche, CariFerrara) che hanno emesso obbligazioni subordinate – è un giorno come gli altri. Come da agenda, il capo dell’Anticorruzione è tornato infatti nella sua Campania, a Napoli, dove ha parlato di “Terra dei fuochi” agli studenti e ai docenti dell’istituto “Antonio Serra“. Ma è chiaro che è lui l’uomo del giorno, il magistrato cui, ancora una volta, Renzi si è rivolto nel tentativo di venire a capo di un’emergenza nazionale. E questa delle banche impensierisce non poco il premier, soprattutto alle luce del conflitto d’interesse in capo al ministro Boschi e della complessiva opacità di una situazione che arriva a lambire anche lui.
Cantone: «Sarà una struttura dell’Anac fare l’arbitrato»
Cantone deve tuttavia guardarsi dalla diffidenza che comincia ad incunearsi in chi non fa mistero di intravedere nel continuo ricorrere alla sua figura da parte del premier una sorta di “personalizzazione” delle emergenze a tutto discapito del sistema ordinario dei controlli. Il magistrato lo ha già fiutato, tanto è vero che a chi gli ha chiesto se non si sentisse un il jolly da sbandierare ad ogni occasione, ha tenuto a precisare che non sarà lui ad occuparsi materialmente della vicenda («Non sarò io l’arbitro») ma «la camera arbitrale all’interno dell’Anac».
Brunetta contro il premier: «Delegittimi Bankitalia e Consob»
Chi invece paventa una colossale confusione di ruoli tra le varie istituzioni preposte alla vigilanza sul sistema bancario è Renato Brunetta, cha affida ad un doppio tweet il suo pensiero. Ecco il primo: «Conflitto Bankitalia-governo esplosivo su vicenda arbitrato a Cantone. O Matteo Renzi fa marcia indietro o rischia grosso»; quindi il secondo, riferito non più al magistrato ma all’Anticorruzione: «Anac di Cantone come arbitro delegittima Bankitalia e Consob e distrugge istituzioni di vigilanza sulle banche. Matteo Renzi rischia».