Anziana attraversa col rosso, arrestata con brutalità: polizia-choc in Croazia
Arrestata con metodi brutali perché ha attraversato col rosso sulle strisce pedonali e poi liquidato con un «lasciatemi in pace» l’agente che le ha fatto notare l’infrazione. È successo a una donna croata di 66 anni a Osijek, città nell’Est del Paese. Le immagini dell’arresto, riprese dai passanti, sono rapidamente rimbalzate sul web e sui media e hanno provocato un terremoto intorno alle forze dell’ordine.
La dinamica dell’arresto
Dopo che aveva attraversato, la donna è stata fermata da un agente, che però ha ignorato, continuando per la propria strada e rispondendo con un laconico «lasciatemi in pace». Il poliziotto a quel punto l’ha raggiunta e l’ha presa per le spalle, ma la signora ha opposto resistenza gridando «vergognatevi» e chiedendo aiuto ai passanti. Infine, tra pianti e urla, è stata scaraventata per terra, ammanettata e condotta in questura dove, dopo che le è stata notificata una multa, è stata rilasciata. La scena ha suscitato sdegno e incredulità tra i passanti che hanno pubblicato in rete le foto dell’arresto, mentre la polizia, a propria difesa, ha diffuso il video dalla telecamera posta sulle spalle del poliziotto che ha effettuato l’arresto, spiegando che l’agente non aveva avuto altra scelta dato che la donna non solo lo aveva ignorato, ma aveva anche opposto resistenza in modo arrogante e poco educato.
La Croazia si divide sulle immagini dell’incidente
Il filmato ha diviso i croati tra difensori del comportamento della polizia e quelli invece che giudicano assolutamente fuori luogo l’arresto con la forza di una anziana donna per un’infrazione talmente banale. Ma nell’opinione pubblica dev’essere prevalso il secondo sentimento se poi il capo della polizia di Osijek e l’agente autore dell’arresto hanno fatto visita alla signora per scusarsi, sebbene affermando che la polizia non ha violato alcun diritto individuale. E sul caso è intervenuto anche il ministro degli Interni, Ranko Ostojic, parlando di una «cattiva tattica e di un comportamento non necessario», che può danneggiare la reputazione della polizia. «Non si può trattare un’anziana signora come se fosse un pericoloso criminale», ha sottolineato il ministro, che ha detto di voler pagare di tasca sua la multa inflitta alla signora.